Si è svolto ieri l’incontro con i sindacati convocato presso la sede dell’Assessorato al Lavoro della Regione Puglia avente ad oggetto la condizione dei 2.586 lavoratori ex ILVA che risultano in esubero dopo le assunzioni fatte da Mittal per il sito siderurgico di Taranto, e collocati in Cassa Integrazione a zero ore.
“Da tempo assieme al collega consigliere regionale Renato Perrini avevamo sollecitato questo tavolo tecnico”, è quanto informa Mino Borraccino, assessore regionale.
“Coordinato dal Presidente della Task Force per l’Occupazione e le Crisi Aziendali, Leo Caroli, ho preso parte nella mia qualità di assessore regionale allo Sviluppo Economico e rappresentante istituzionale del territorio, per ribadire la ferma volontà della Regione Puglia di stare al fianco di questi lavoratori.
Dinnanzi alla richiesta dei sindacati di interventi finalizzati ad integrare il reddito di questi lavoratori, abbiamo ribadito l’intenzione del governo regionale di riaprire i termini del bando n. 4/2017 in modo da attivare corsi di formazione e di riqualificazione professionale retribuiti per i lavoratori posti in CIG a zero ore, al fine, da un lato, di facilitare e migliorare il loro aggiornamento professionale e, dall’altro, di sostenere il loro reddito e quello delle loro famiglie, garantendo tempi certi e celeri per l’erogazione di queste risorse.
I corsi avranno la durata di 210 ore complessive, per ciascun lavoratore, con una indennità riconosciuta pari a 6 euro ad ora”, aggiunge Borraccino.
“Sotto altro profilo, la Regione si è impegnata a verificare la fattibilità di una proposta avanzata dallo stesso Presidente Michele Emiliano nel corso di una riunione con gli assessori al ramo svoltasi sul tema nei giorni scorsi, consistente nella possibilità di riconoscere a questi lavoratori una ulteriore integrazione al reddito a fronte del loro impegno in attività di pubblica utilità da svolgersi nei comuni del Sito di Interesse Nazionale – SIN (Taranto, Massafra, Statte, Crispiano e Montemesola).
Si tratta di una proposta tutta da approfondire al fine di definire la sua concreta attuazione, dal momento che non potranno essere utilizzate per questo scopo le risorse comunitarie destinate alla formazione, ma la Regione farà tutto il possibile per attuare questa iniziativa che consentirebbe di raggiungere un duplice scopo: da un lato quello di sostenere con un’ulteriore integrazione il reddito di questi lavoratori in esubero e, dall’altro, quello di garantire la realizzazione di piccoli interventi di manutenzione o di pubblica utilità in favore di città che hanno molto bisogno di particolari attenzioni dal momento che presentano indici di inquinamento molto preoccupanti.
Nei prossimi giorni si svolgeranno apposite riunioni di approfondimento tra i tecnici dei due assessorati allo Sviluppo Economico e al Lavoro in modo da individuare un percorso sostenibile per rendere possibile questa misura.
Successivamente sarà riconvocata la Task Force, alla presenza anche dell’azienda, in modo da definire in concreto i piani di formazione e di riqualificazione professionale destinati a questi lavoratori.
Sotto altro profilo ho evidenziato ai sindacati la necessità che anche la Regione Puglia sia coinvolta nel tavolo nazionale, istituito presso il Ministero allo Sviluppo Economico, su questo tema dal momento che le istituzioni territoriali non possono rimanere escluse da una vicenda che le riguarda così direttamente. Ho chiesto, pertanto, che anche i rappresentanti dei lavoratori sensibilizzino il governo, affinchè quel tavolo venga esteso anche alle istituzioni pugliesi.
Sono certamente soddisfatto per l’esito di questo confronto con le organizzazioni sindacali e mi impegno a seguire direttamente l’evolversi di questa situazione in modo da garantire che si passi quanto prima alla fase di concreta attuazione degli impegni assunti“, conclude Mino Borraccino, assessore regionale.