La tarantina Rosa D’Amato, candidata 5 Stelle al Parlamento europeo, sabato 3 maggio in serata a Maglie (LE) ha incontrato gli attivisti locali, per illustrare un programma tutto rivolto al sud Italia ed al suo rilancio in sede europea, al fine di proporsi a sponda delle innumerevoli istanze che, un contesto come quello leccese, ha il diritto di ribadire a chiara voce.
Lo rende noto un comunicato del portavoce della candidata, che prosegue: “Per completare il fine settimana, domenica 4 maggio, ha visitato Rossano Calabro, Nova Siri e Policoro, assieme ad altri rappresentanti pentastellati, per confermare la condivisione di intenti contro la devastazione sistematica dello Jonio e delle sue coste, a causa dalle attività “offshore” di ricerca e coltivazione degli idrocarburi.
Una partecipazione a tutto campo in giro per i territori meridionali accomunati da una condizione di subalternità al diritto.
“Non è una presenza elettorale la mia” – ha ribadito la D’Amato a margine dell’incontro a Policoro – “ma il suggellare una concreta stretta di mano tra le popolazioni di tutte quelle zone che, vivono il dramma dell’inquinamento programmato e a programmarsi, senza mai darsi per vinti e soprattutto, pronti a dar battaglia per ogni dove, al fine di far valere le naturali prerogative alla salute ed alla vita”.
Le società “offshore” – precisa il comunicato – concretizzano attività pensate principalmente per diminuire i propri oneri fiscali, puntando ad ovvi maggiori introiti, appoggiandosi ad altri Paesi che consentono loro di perseguire le proprie esigenze di mercato, a responsabilità (molto) limitata. Per questo, certamente, restano idealmente e concretamente lontanissime dagli interessi faunistici e paesaggistici dei luoghi costretti ad ospitarle.
E per lo stesso motivo – conclude il comunicato – che riteniamo le aperture governative concesse a queste Società commerciali internazionali, figlie d‘uno scellerato disegno, inteso senza la benché minima attenzione al rispetto di aree geografiche già affaticate da una condizione socio/economica difficile e già oltraggiate a dismisura.”