“C’è una felicità evidente per questa giornata. Dipende dal fatto che questa città bellissima vede nel porto un elemento identitario. Questo matrimonio tra la città e il suo porto non ha solo valore economico ma identitario. Significa che da oggi qualcuno si occuperà e avrà cura di uno degli elementi attorno al quale questa città è nata. Questa responsabilità esprime un senso di amicizia che noi non dimenticheremo.”
E’ quanto dichiara Michele Emiliano a margine della sottoscrizione della nuova concessione del Porto di Taranto.
“Quando qualche anno fa capii che questo matrimonio si poteva realizzare e che, da presidente della Regione, svolgevo il ruolo di sensale. Ero consapevole della responsabilità verso l’una e l’altra parte, anche perché questo porto ha alle spalle tante vicissitudini.
Sapevo però di portare persone di grande credibilità, caratteristica di un popolo, il popolo turco, che ho potuto verificare anche in altri contesti della nostra terra. Una nazione molto progredita, con un senso dell’onore molto alto, una capacità elevata di capire l’Italia e soprattutto il desiderio di essere presente in Europa secondo un modo di fare business molto moderno e globale.
Grazie a tutti coloro che si sono prodigati per questa giornata: finalmente abbiamo il partner giusto per lanciare l’asse economico più importante della città, che per me non è la fabbrica, ma è proprio il porto. Attorno al porto possono nascere miriadi di imprese, quello di Taranto è il porto più infrastrutturato di Italia, in grado di connettere l’aeroporto di Grottaglie, con la ferrovia e l’autostrada. Davvero potremo fare negli anni tanta strada.
Ringrazio infine anche lo Stato e il Governo: per una volta le cose sono andate bene”.
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a Taranto, nel Castello Aragonese, in occasione della sottoscrizione della concessione demaniale marittima del terminal Porto di Taranto in favore della società Terminal San Cataldo controllata dalla Yilport Holding AS.