«L’economia non decolla. Aumentano povertà e insicurezza. L’incapacità dei governi di centrosinistra è sotto gli occhi di tutti. Certo, anche in Italia oggi l’economia va meglio. Accade in tutto il mondo. Ma le nostre percentuali di crescita sono la metà del resto dell’Unione europea. Facciamo fatica, restiamo ancora indietro a causa di politiche inesistenti o errate. In Puglia e a Taranto, entrambe a guida Pd, la situazione è ancora peggiore. » E’ quanto afferma Luigi Romandini, già candidato sindaco di Taranto nelle ultime elezioni amministrative.
«Il Paese – rimarca Romandini – è in una fase delicata nella quale scelte sbagliate potrebbero avere conseguenze pesantissime e compromettere definitivamente le possibilità di ripresa. Da un lato c’è il populismo con le sue ricette semplicistiche, costruite da un’oligarchia digitale. Un sistema abile ad intercettare la protesta che, alla prova dei fatti, è risultato incapace di amministrare i territori, figuriamoci il Paese. Le sirene incantano, ma poi l’impatto con la realtà è amaro e doloroso. Roma, i romani e non solo loro, purtroppo, ne pagano tutti i giorni le conseguenze.
A sinistra, invece, ci sono la rissa, il caos, una continua battaglia tra potentati politici che si contendono una leadership sempre più inconsistente. Sono i professionisti della politica che si riciclano, che usano i partiti e le disgrazie del Paese per fare carriera o per consumare vendette personali. Tutto ciò genera la paralisi delle Istituzioni bloccate da ricatti e veti incrociati. Intanto, i problemi si stratificano e legittimamente monta la delusione dei cittadini.
Alle ultime elezioni amministrative, sono sceso in campo come candidato sindaco civico, fiero di esserlo ed ho costruito un programma vero, concreto, con progetti e proposte a disposizione di tutti. Ho puntato sulla competenza, sulla preparazione, sull’esperienza, valori che ritrovo pienamente nell’appello di Silvio Berlusconi.
L’Italia – conclude Romandini – non può cedere all’improvvisazione, né alle risse politiche, bisogna promuovere l’esperienza, la saggezza, l’onestà. Occorre una svolta che liberi le grandi potenzialità del Paese, che riequilibri le diseguaglianze, che guardi al taglio delle tasse non come un costo, ma come un guadagno per i conti pubblici. Tra chi crede solo nella gestione del potere e chi nel potere dei pochi, scelgo chi come Forza Italia crede nella democrazia, nelle persone, nella libertà.»