Poche ore fa il Ministro ha ufficialmente indicato la data delle elezioni amministrative 2021: si voterà quindi il 3 e 4 ottobre e l’eventuale ballottaggio avverrà il 17 e 18 ottobre. Le date finalmente ci sono ma la preoccupazione di una quarta ondata pandemica terrà comunque in ansia fino alla fine.
Al momento a Grottaglie ci sono 4 candidati sindaci: Traversa, Santoro, Lenti e D’Alò.
D’Alò si ricandida per la terza volta
L’attuale sindaco uscente si ricandida per la terza volta consecutiva: nel 2011 ci provò ma scattò solo come consigliere comunale, nel 2016 ritentò è ottenne il successo con la vittoria al ballottaggio contro Michele Santoro. Oggi si ricandida dopo cinque anni di amministrazione e lancia la sfida a Maria Santoro, Alfredo Traversa e Vincenzo Lenti.
Termina Grottaglie ON
Grottaglie ON, la compagine creata nel 2016 per sostenere D’Alò, non esiste più. Per qualcuno ha terminato il suo cammino. Per altri ha interrotto il suo programma. Per altri ancora ha solo mutato il suo percorso per renderlo attuale agli scenari odierni.
Nasce Grottaglie Next
Fatto sta che oggi D’Alò continua il suo viaggio con Grottaglie Next, il nuovo contenitore che parte dalla base: Sud in Movimento e la sua costola, Rigenerazione, a cui si è aggiunta una terza lista del sindaco: CON D’Alò, il nuovo movimento politico di Michele Emiliano. Questo il blocco di D’Alò.
Poi c’è la riconferma del gruppo dei consiglieri De Carolis-Zimbaro (Viviamo Grottaglie e Noi Ci Siamo) che ha generato due liste diverse, quindi la sorpresa del Movimento 5 Stelle (assente 5 anni e fa e molto critico con l’attuale sindaco fino a pochi mesi fa) e il gruppo Insieme a Sinistra Grottaglie (con, tra gli altri, l’ex assessore Aurelio Marangella, il consigliere Massimo Serio e il già presidente del consiglio Alfonso Manigrasso), poi Futura Lab, con l’ex assessore Chianura, quindi l’ultima in via di approntamento: Grottaglie Democratica, neo gruppo consigliare costituitosi con la surroga e nuovo ingresso in consiglio comunale di Maurizio Stefani, già vice sindaco della giunta Alabrese.
Una coalizione diversa, più politica e meno civica
Un cartello elettorale diverso rispetto a quello di cinque anni fa. Un cartello che vede oggi l’inserimento di soggetti che proprio nel 2016 erano addirittura agli opposti.
Ex assessori e consiglieri della amministrazione Alabrese si ritrovano candidati o sostenitori della ricandidatura di Ciro D’Alò. Una scelta che dovranno spiegare alla comunità ma che sicuramente avranno già spiegato al proprio singolo elettorato.
Qualche scintilla a sorpresa
Sud in Movimento in un comunicato diffuso ai media dopo la presentazione della coalizione presentò il suo sostegno alla ricandidatura di D’Alò con queste parole: “L’essenza del nostro movimento non è cambiata nel corso di questi 5 anni, anzi siamo riusciti ad assorbire bene tutte le difficoltà iniziali legate all’aver ereditato una città abbandonata a se stessa e che nel silenzio degli anni si era cotta nella sua solitudine; situazione ideale, ad esempio, per approfittare di essa e magari fare anche affari con i signori dei rifiuti.”
Parole che non sono state ben digerite
Questo concetto ha generato malumori e scintille considerando che non si era ben inteso se facesse (o meno) riferimento a quegli ex amministratori oggi nel nuovo cartello pro D’Alò. Il comunicato era datato 16 luglio.
Sulla stessa scia anche il neo movimento Con D’Alò, la nuova lista con il simbolo di Emiliano ha ribadito nel suo ultimo post sui social un concetto simile: “Grottaglie merita di essere una perla della nostra Provincia. Il processo è iniziato 5 anni fa, dopo anni di buio, con D’alò.” Era il 29 luglio.
Anche questo commento ha posto l’accento su quanto hanno fatto le precedenti amministrazioni, governi cittadini guidati proprio da ex amministratori che oggi si candidano e sostengono D’Alò.
Anche qui qualche malumore.
Dopo il doppio (triplo) scivolone arriva il rimedio
A questi scivoloni (la città abbandonata a se stessa, gli anni di buio e qualche altro commento simile proprio durante la presentazione)… ha tentato di porre rimedio Sud in Movimento due settimane fa non con un comunicato ma con un post sulla propria bacheca social in cui si legge: “Grottaglie Next ha ricostruito un leale gruppo politico largo e democratico, ha messo al centro gli interessi della città, ricomponendo un blocco di centrosinistra, che finalmente si è liberato di quella parte politica scomoda (candidata nelle fila della coalizione Grottaglie Domani) unica responsabile delle scelte sbagliate che hanno travolto la città, specie sulla questione discarica e sui rifiuti per i quali permangono atti pubblici che ne evidenziano la palese responsabilità.”
E poi ha aggiunto: “La nuova coalizione “Grottaglie Next” si compone di soggetti politici e persone che si sono sempre spese negli anni, con onestà e trasparenza, per l’interesse collettivo e per migliorare la vita dei cittadini…”.
Era il 30 luglio. Due settimane dopo il secondo scivolone. Quello più irriverente.
Tutto ricomposto? Pare di sì. Almeno fino alla prossima scintilla… incandescenze normali… si sa: “L’amore non è bello se non è litigarello”.