Questa sera si riunirà il Partito Democratico di Grottaglie.
Oggetto della convocazione del direttivo è unicamente la situazione strategica da attuare in virtù delle prossime elezioni di giugno, che proclameranno il nuovo Consiglio Comunale. In termini più concreti si dovrà capire quale strada intraprendere, con quale condottiero e con quali soldati. Metaforicamente s’intende. Chiaramente.
Non vi è però solo la questione relativa alla candidatura del Sindaco da sciogliere ma anche quella relativa alla coalizione, agli alleati e, si spera, anche quella sui programmi. Negli ultimi giorni si è fatta insistente la voce che vede la ricandidatura di Ciro Alabrese, attuale sindaco in carica, ancora in stallo, nonostante quello che fu nel 2011 il suo principale competitor sia già sceso in campo (Michele Santoro). Dai corridoi interni del partito di Piazza Vittorio Veneto è spuntato persino il nome di un nuovo candidato Sindaco, Pierluigi Di Palma, sostenuto, pare, da una frangia che vorrebbe il cambiamento sacrificando Alabrese. La situazione però, nella realtà, non è cosi semplice. Ne tantomeno è chiara. Nessuno ha ufficialmente fatto un primo passo. Nessuna presa di posizione è giunta da chi nutre dissapori verso la riconferma di Alabrese ne dal suo entourage interno. L’unica certezza, per quel che valga ormai visti i tempi, è la dichiarazione che lo stesso Sindaco fece a Gir, sul palco della festa dell’Unità di due anni fa. Ma si sa… nel frattempo di acqua sotto ai ponti ne passata.
Sicuramente questa sera qualcosa emergerà. Intanto qualcuno, dal fondo, sibilla la parola “primarie”. Staremo a vedere.
