«Cui prodest? E’ questa la domanda che risuona nell’assordante silenzio che sta avvolgendo la situazione critica dell’AMIU.» Lo scrivono in una nota congiunta l’Onorevole Donatella Duranti, il consigliere regionale Cosimo Borraccino ed il Circolo “Pio Latorre” di Sinistra Italiana Taranto.
«Una domanda – si legge nella nota – che si pone con maggiore incisività, se si pensa che il Sindaco, al quale riconosciamo onestà intellettuale, era stato il primo a porsi l’ imperativo categorico, fra gli altri, di ”salvare il possibile e garantire i posti di lavoro”. Capiamo il momento difficile, ma chiediamo con forza proprio a lui di tenere ben saldo quell’intento e agire di conseguenza.
Sì, perchè è bene non dimenticare mai il disatroso ed esoso dissesto ereditato dalle allegre gestioni della Destra!
Pertanto “cui prodest” questa sorta di guerriglia fra lavoratori ed Amministrazione Comunale?
Certo – prosegue la nota – la situazione debitoria pregressa della Partecipata ha gravato e grava ancora come una spada di Damocle, ma questo non può essere scaricato sui lavoratori! Come Sinistra Italiana-Sel non lo accetteremmo! Le responsabilità vanno ricercate altrove: ai cambi di gestione, alle consulenze spesso inutili , ma ben retribuite…
I lavoratori non possono pagare per le inefficienze di coloro i quali avevano ed hanno il compito e il dovere di amministrare con oculatezza. Organizzare e vigilare nell’interesse esclusivo della città!
Se in un’ azienda esiste una strettissima minoranza di lavoratori, considerando evidentemente l’intera pianta organica, compresi i dirigenti, ai quali si può imputare uno scarso senso del dovere, vanno posti in essere gli opportuni correttivi in indirizzo dei responsabili ! Certamente non si può fare di tutta la forza lavoro dell’azienda il capro espiatorio dei problemi che sono anche e soprattutto altri.
Come può un’azienda, che chiude il bilancio in positivo, presentare il conto dei debiti pregressi ai dipendenti prima negando la quattordicesima, poi pensando di darla a rate, adducendo, ancora una volta, la colpa ai lavoratori per il pignoramento di una buona somma di denaro che i contenziosi per i livelli hanno prodotto?
La colpa non va, invece, ricercata nella incapacità di operare transazioni adeguate e pressocchè indolori per l’Azienda?
Bisogna fare molta attenzione a non fomentare ed alimentare una frattura tra i lavoratori e la città!
L’amministrazione deve evitare di strumentalizzare la provocazione fatta dai sindacati di portare in tribunale i libri contabili, rivolgendosi ai lavoratori.
Cui prodest non affrontare in un dibattito politico e pubblico le reali intenzioni sul destino dell’AMIU, a partire dalla necessaria progettazione impiantistica, per finire sulla natura pubblica dell’azienda che a nostro avviso deve restare tale. Perché non si riesce a discutere di un cambio di tecnologia che possa consentire uno step migliorativo degli impianti, come ad esempio il passaggio dall’incenerimento al recupero di materia?
Noi di Sinistra Italiana non molleremo e saremo al fianco dei lavoratori e anche della buona politica, se il Sindaco decide di darci finalmente ascolto, preparando un piano di rilancio aziendale che possa coinvolgere tutta la città.
Una operazione virtuosa, sulla più grande azienda pubblica per la gestione dei rifiuti che esista nella provincia di Taranto, darebbe un nuovo slancio non solo all’Amiu ma a una intera città, che ha bisogno di ripartire proprio dal fatto di dimostrare come tutela dell’ambiente e lavoro sono due gambe dello sviluppo economico del futuro, ma soprattutto del presente.
Noi siamo pronti – conclude la nota congiunta l’Onorevole Donatella Duranti, il consigliere regionale Cosimo Borraccino ed il Circolo “Pio Latorre” di Sinistra Italiana Taranto, come sempre, a dare il nostro contributo per uscire da questa situazione, ma diciamo con chiarezza che se invece di prendere una strada nuova si dovesse proseguire su quella sbagliata, non esiteremo a fronteggiare l’Amministrazione per difendere i lavoratori.»