«Dopo aver subito per numerosi giorni sui social e sulle testate di informazione on line un vero e proprio linciaggio morale, ritengo sia arrivato il momento di fare chiarezza.» A dichiararlo è Francesco Donatelli, Assessore ai Lavori Pubblici di Grottaglie, che risponde al fuoco di fila di polemiche suscitato da alcuni lavori in corso nel centro storico di Grottaglie.
«Da diversi mesi – ricorda Donatelli – sono in atto a Grottaglie, come in gran parte della Puglia, i lavori di sistemazione della rete della Banda Ultra Larga che consentirà di migliorare l’erogazione di servizi on-line per cittadini ed imprese. Naturalmente questi lavori sono estesi anche al centro storico per consentire l’accessibilità e l’inclusione a tutti i cittadini che potranno usufruire di queste innovazioni nel campo sociale, sanitario ed economico. Ovviamente gli interventi previsti nel centro storico sono stati avviati a seguito dell’autorizzazione della Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio dopo aver valutato il progetto e i lavori certificandoli “compatibili con i caratteri storici e architettonici del contesto in cui si collocano”.
Non solo, i lavori in questione vengono eseguiti sotto stretta e continua osservanza archeologica poiché, durante tutto lo svolgimento dei lavori, è prevista la presenza di un archeologo iscritto nelle liste del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Infatti – evidenzia la nota dell’Assessore ai Lavori Pubblici di Grottaglie – lo stato di fatto accertato e certificato dall’archeologo nelle vie interessate ai lavori consiste in “un piano stradale bitumato, basole vecchia pavimentazione, uno strato di vespaio (terra e sabbia), il banco roccioso calcarenitico (tufaceo)”. Al contempo è stato segnalato che, “tra il materiale scavato si rinvengono alcune delle vecchie basole in calcare ributtate nello scavo durante i passati lavori che hanno interessato l’area. Verosimilmente si tratta della vecchia pavimentazione che caratterizzava tutto questo tratto di strada, in seguito, purtroppo, bitumato. Visto i vari e molteplici lavori che hanno caratterizzato questa strada, è molto probabile che gran parte della vecchia pavimentazione sia stata o divelta o distrutta o, ancora, scavata e ributtata nello scavo. Non si rilevano evidenze archeologiche.” Le chianche rinvenute durante gli scavi sono state recuperate e trasportate presso la depositeria comunale, mentre quelle rinvenute ai lati di Via Di Palma, a seguito della scarificazione della strada prima di essere bitumata, sono state necessariamente ricoperte per evitare la sconnessione della stessa e, quindi, pericolo di inciampo per i pedoni.
E’ ovvio – conclude Francesco Donatelli, Assessore ai Lavori Pubblici di Grottaglie – che non si poteva pretendere dall’impresa assuntrice dei lavori commissionati da Telecom la completa sistemazione delle strade interessate con le chianche perché i lavori hanno un altro scopo. Per questo la polemica sembra alimentata ed usata ad esclusivo scopo elettorale, provocando un grave danno di immagine per la città.»