Nessuna garanzia è emersa dall’incontro terminato poco fa a Roma tra una delegazione delle imprese dell’indotto dell’Ilva di Taranto e il Ministro dell’Industria.
Questa mattina alcuni autobus erano partiti dal capoluogo jonico in direzione Roma. Una fitta delegazione di imprenditori e lavoratori hanno protestato davanti a Montecitorio fino all’incontro con il Ministero.
La proposta del Ministro é quella di considerare le ditte tarantine dell’appalto come “fornitori strategici”, definizione che individua la realtà dei fatti – visto che è grazie alla pazienza ed al sacrificio delle aziende ioniche che la produzione siderurgica va avanti – ma che non da garanzie per il futuro e neppure liquidità immediata.
Al momento la delegazione di Confindustria Taranto è sulla strada del ritorno e non sono state definite nel dettaglio le azioni da mettere in campo; per alcuni l’incontro con il
Ministro Guidi è comunque un positivo passo avanti, per altri è un sostanziale scaricabarile a cui rispondere con l’inasprimento della protesta.
Le prime, effettive, risposte si avranno martedì mattina, anche per vedere quale ruolo vorranno giocare i sindacati, i dipendenti diretti dell’Ilva e le azienda non tarantine che operano nello stabilimento,