«La II Commissione comunale si è riunita per la seconda volta venerdì 4 marzo, per continuare la discussione sulla ennesima folle richiesta di Linea Ambiente ex Ecolevante: il raddoppio in altezza del terzo lotto.» E’ quanto dichiara in una nota Etta Ragusa, capogruppo di Rinascita civica-Città attiva e coordinatrice del comitato “Vigiliamo per la discarica ”.
«Viene data comunicazione che la Provincia ha rinviato a martedì 22 marzo la conferenza di servizi già convocata per l’8 marzo. Il comandante della Polizia municipale Esposito comunica che il gestore della discarica non ha permesso l’accesso per i rilievi altimetrici, e che pertanto ha inviato richiesta per effettuare congiuntamente i controlli amministrativi, possibilmente in data 7 marzo, ai Dirigenti del settore ecologia e ambiente della provincia, della Polizia provinciale e dell’Agenzia regionale protezione ambientale settore di Taranto. Tutti i componenti della Commissione presenti, sette su dieci, hanno ribadito la necessità che il Comune risponda con fermo e motivato rifiuto alla richiesta di Linea ambiente. E il dirigente dell’area tecnica D’Errico ha accennato ad alcuni motivi che già palesemente giustificano il diniego.
Di quanto comunicato – prosegue la nota della Ragusa, il presidente Campanella ha dato copia documentale ai presenti, insieme al verbale della prima riunione del 29 febbraio u.s. e ha assicurato che riconvocherà la II Commissione non appena sarà stato effettuato il controllo amministrativo di cui sopra. Questa nota viene diffusa dalla consigliera Ragusa, che fa parte della seconda commissione, per informare quanti stanno seguendo con apprensione l’iter autorizzativo di questa ennesima folle richieste che raddoppierebbe in altezza il terzo lotto. Ma la stessa la consigliera Ragusa sottolinea anche che fin dallo scorso settembre aveva presentato una documentatissima interrogazione per chiedere che il Comune verificasse se il profilo altimetrico raggiunto dai rifiuti smaltiti nel terzo lotto fosse conforme al progetto originario e alle autorizzazioni rilasciate.
E che a tale interrogazione, nel Consiglio comunale del 30 novembre scorso, il sindaco Alabrese e l’assessore all’ambiente Stefani dichiaravano che il Comune avrebbe provveduto a eseguire i controlli necessari. Dichiarazione – conclude la nota di Etta Ragusa – alla quale non sono seguiti i fatti.»