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Una costa e una balneazione accessibili a tutti. Ma i Comuni vanno incentivati e sostenuti in questa battaglia di civiltà.” Così il consigliere regionale de “La Puglia con Emiliano”, Giuseppe Turco, spiega la sua proposta di legge “Norme a sostegno dell’accessibilità delle aree demaniali destinate alla libera balneazione per le persone diversamente abili”.

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Sono tante – aggiunge Turco –  le norme regionali e nazionali che prevedono l’obbligo di rendere le spiagge anche a misura di diversamente abili, ma purtroppo sono spesso disattese. E l’estate 2018 dovrà essere senza barriereQuesto testo, pienamente condiviso anche dai colleghi del mio gruppo, Paolo Pellegrino e Alfonso Pisicchio prevede delle misure che possano favorire la balneazione dei soggetti più fragili con carrozzine mare che, spesso, come dimostrato dalle recenti cronache nazionali e locali, mancano soprattutto sulle spiagge attrezzate. Al fine di dare piena ed effettiva attuazione al principio dell’accessibilità totale alle spiagge libere pugliesi, il mio testo di legge prevede la possibilità per i Comuni costieri di richiedere alla Regione contributi per la realizzazione di interventi volti alla totale accessibilità e fruibilità delle spiagge libere alle persone diversamente abili e per l’acquisto di appositi ausili speciali adatti al mare, come la sedia per il trasporto dei disabili e degli anziani, da mettere a disposizione, in comodato d’uso gratuito.

Il testo prevede che le amministrazioni comunali possono, secondo le esigenze e le caratteristiche del proprio territorio individuare almeno una spiaggia da adibire alla fruizione delle persone diversamente abili; predisporre parcheggi riservati alle persone diversamente abili in corrispondenza delle aree individuate; rendere accessibile l’ingresso alla spiaggia tramite l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti in prossimità delle aree individuate; dotare la spiaggia di servizi igienici e spogliatoi accessibili, realizzati in legno, o in altro materiale eco-compatibile e docce esterne a filo di pavimento, con maniglioni e supporti e pavimentazione tattile; dette strutture devono essere amovibili e, necessariamente, non infisse stabilmente nel terreno; predisporre segnaletica e indicazioni (corrimano e mappe tattili) per persone affette da disabilità sensoriale dotare le spiagge accessibili di appositi ausili speciali adatti al mare, come la sedia per il trasporto dei diversamente abili e degli anziani, destinate esclusivamente all’uso da parte delle persone con disabilità ed ai propri accompagnatori.

Le barriere architettoniche purtroppo – conclude Turco – sono anche sociali perché spesso si ci dimentica dei soggetti più fragili, cittadine e cittadini meno fortunati che quotidianamente incontrano mille difficoltà anche nelle azioni più semplici come appunto un bagno in mare”.

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