miele
Pubblicità in concessione a Google

Scade il 20 settembre il termine ultimo per la presentazione delle domande al bando per l’accesso ai finanziamenti per il settore apistico per il 2022. Il piano nazionale di settore, cofinanziato al 50% dall’Unione europea, prevede un ammontare complessivo pari a 10,3 milioni di euro. Di questi, circa 1,2 milioni sono gestiti direttamente dal Ministero delle Politiche Agricole per progetti nazionali e dedicati ad enti pubblici, privati e di ricerca che dimostrino di possedere una comprovata esperienza continuativa di durata almeno quinquennale nel settore apistico nonché forme associate che dimostrino di possedere idonea rappresentatività. I restanti 9,1 milioni di euro sono ripartiti tra le Regioni e le Province autonome e che potranno essere, dunque, veicolati dalla Puglia per progetti dedicati ai 1.223 apicoltori regionali che detengono oltre 32mila alveari.

Pubblicità in concessione a Google

L’importanza delle api

Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. Negli ultimi 50 anni la produzione agricola ha avuto un incremento di circa il 30% grazie al contributo diretto degli insetti impollinatori. A scala globale, più del 90% dei principali tipi di colture sono visitati dagli Apoidei e circa il 30% dai ditteri (tra cui le mosche), mentre ciascuno degli altri gruppi tassonomici visita meno del 6% delle colture. Alcune specie di api, come l’ape occidentale (Apis mellifera) e l’ape orientale del miele (Apis cerana), alcuni calabroni, alcune api senza pungiglione e alcune api solitarie sono allevate (domesticate); tuttavia, la stragrande maggioranza delle 20.077 specie di apoidei conosciute al mondo sono selvatiche.

Gli impollinatori svolgono in natura un ruolo vitale come servizio di regolazione dell’ecosistema. Si stima che l’87,5% (circa 308.000 specie) delle piante selvatiche in fiore del mondo dipendono, almeno in parte, dall’impollinazione animale per la riproduzione sessuale, e questo varia dal 94% nelle comunità vegetali tropicali al 78% in quelle delle zone temperate (IPBES, 2017). E’ stato dimostrato che il 70% delle 115 colture agrarie di rilevanza mondiale beneficiano dell’impollinazione animale (Klein et al., 2007); inoltre l’incremento del valore monetario annuo mondiale delle produzioni agricole ammonta a circa 260 miliardi di euro (Lautenbach, 2012). In Europa la produzione di circa l’80% delle 264 specie coltivate dipende dall’attività degli insetti impollinatori (EFSA, 2009).

La protezione degli insetti impollinatori, in particolare apoidei e farfalle è quindi di fondamentale rilevanza, poiché essi svolgono un importante ruolo nell’impollinazione di una vasta gamma di colture e piante selvatiche.

Il miele, alimento prezioso

Tutti noi conosciamo e apprezziamo il miele come prodotto da usare al posto dello zucchero per dolcificare cibi e bevande. Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è gustato una tisana o una tazza di latte caldo addolcite da un abbondante cucchiaio di miele. Quello che pochi di noi hanno fatto, forse, è stato pensare a quali siano le proprietà che rendono questo alimento così speciale e non solo un valido sostituto dello zucchero.

Il miele fa bene alla salute, Pitagora lo considerava “elisir di lunga vita”.Se assunto regolarmente ed in quantità moderate ha numerosi benefici, tra i quali: migliora le prestazioni fisiche e mentali; lenisce i fastidi provocati dal mal di gola e dalla tosse; previene il mal di gola, la tosse ed il raffreddore; favorisce la cicatrizzazione di piccole ferite ed ustioni della pelle; favorisce la regolarizzazione dell’intestino; aiuta la digestione.

Il miele è un alimento che non necessita di conservanti, ha un elevato potere dolcificante ed energetico, è immediatamente assimilato dall’organismo umano ed è di facile digeribilità. Ad oggi, vengono riconosciuti circa 300 tipi differenti di miele, la cui varietà dipende dal nettare dei diversi fiori bottinati dalle api.

È costituito principalmente da carboidrati, ma presenta altri composti come proteine, vitamine, aminoacidi, minerali e acidi organici. Il miele grezzo puro, inoltre, contiene anche polifenoli, flavonoidi, alcaloidi, glicosidi e composti volatili.

Insomma, è un super alimento le cui componenti sono state indicate da vari studi per avere effetti antiossidanti, antimicrobici, antinfiammatori, antiproliferativi, antitumorali e antimetastatici.

“Migliorare la qualità del prodotto”

Tra gli obiettivi che si pone il programma strategico del Mipaaf – spiega il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – troviamo il miglioramento della qualità dei mieli e la valorizzazione dei prodotti dell’apicoltura sul mercato, la difesa dell’apicoltura e dell’ape dalle patologie e dagli inquinanti, il monitoraggio della produzione e del mercato con elaborazione e divulgazione delle informazioni e dei fattori produttivi ed economici utili a sostenere le aziende e alla elaborazione dei paini strategici e gestionali e, infine l’attività di ricerca strettamente finalizzate al miglioramento dell’apicoltura e al superamento delle criticità esistenti, condivise con le organizzazioni apistiche.

Ogni anno, purtroppo, registriamo un calo della produzione nazionale e, per questo, gli sforzi per sostenere con risorse adeguate il comparto. Si tratta, pertanto – conclude L’Abbate – di una importante occasione da cogliere per rilanciare il settore con progetti attuabili e misure in grado di raggiungere obiettivi concreti”.

Pubblicità in concessione a Google