Fin dal momento della sua realizzazione la piazza dove un tempo sorgeva l’ex biblioteca è stata da sempre oggetto di polemiche circa la scelta effettuata dall’Amministrazione in fase di progettazione e quindi di realizzazione. C’era insomma a chi piaceva e a chi non piaceva. A questo nel corso degli anni si è aggiunto un profondo stato di malessere verso questa location derivato dallo stato di abbandono e degrado in cui la struttura è caduta. Una situazione così negativa da determinare l’avvio di una petizione di cittadini grottagliesi.
Negli ultimi anni la piazza è diventata, via via, un simbolo di abbandono e di degrado urbano nel cuore della Città. Oggetto di motivate e pressanti lamentele dei cittadini che risiedono nelle sue immediate vicinanze, per gli odori nauseabondi che sono costretti a subire (dovuti sia al fatto che cittadini privi di senso civico usano il fabbricato per espletare i bisogni fisiologici e, inoltre, perché i possessori di cani di compagnia utilizzano la piazza per far espletare ai loro animali ogni bisogno fisiologico), gli atti di vandalismo che li vengono perpetrati, lo spaccio e il consumo di sostanze psicotrope che l’abbandono e il degrado del luogo favorisce. Nel corso del tempo al Comune sono pervenute petizioni, promosse da associazioni presenti sul territorio, sottoscritte da migliaia di cittadini e il Consiglio Comunale ha discusso interpellanze aventi ad oggetto la problematica. A seguito di ciò l’Assessorato di competenza ha deciso di porre in essere interventi di ripristino del luogo, con abbattimento dei bagni pubblici e della pensilina, oltre alle panchine in muratura e ripristino della pavimentazione. Una decisione drastica che cambierà l’immagine di questa piazza, sia rispetto al progetto originario che alla situazione attuale.
Eppure il progetto fu finalista al Premio Internazionale “Marble Architectural Awards”, all’intero della trentesima edizione di CarraraMarmotec, fiera biennale dedicata a tecnologie, design e servizi per i materiali litici, marmo e granito.
