«In relazione alle notizie trapelate da Rifondazione Comunista sull’Ospedale è mio dovere precisare che – anche se non tutti lo sanno – mi sono impegnata per evitare il declassamento del nostro Ospedale quest’estate.» A dichiararlo è Michela Danucci, esponente grottagliese del Centro Democratico.
«Emiliano mi ha aiutato – prosegue la Danucci, perché è una persona perbene ed intelligente ed ha compreso che il nostro Ospedale in questi anni non ha avuto attenzioni particolari ,anzi . Il nostro Ospedale con il personale a regime non ha bisogno di alcun sussidio, ha un bilancio positivo. Quante persone specie tra i politicanti mi suggerivano che i giochi a Grottaglie erano fatti.Ma io la ho spuntata, adesso sta funzionando bene ortopedia, chirurgia ha ripreso, ginecologia attende i nuovi medici che sostituiranno coloro che stanno andando in pensione. Abbiamo un ottimo laboratorio analisi e un reparto di medicina di eccellenza. Quindi chi mi vuole aiutare nella mia battaglia si faccia avanti, il Governatore Emiliano non mi abbandonerà neanche questa volta. Colgo l’occasione per dire la mia massima disponibilità a dialogare con Rifondazione a cui l’attuale Amministrazione non ha riservato un ruolo degno. Come anche ho sempre apprezzato l ‘impegno del SEL coerente fino in fondo nel suo ruolo critico.
Perchè allora – propone la Danucci – non convochiamo noi un incontro tra partiti di sinistra, diciamo minori e decidiamo il futuro di Grottaglie. Perché effettivamente quando dobbiamo parlare di programmi e di sviluppo non credo vi sia tanta distanza . Vorrei infine ricordare che chi parla a nome della società civile che già i partiti per Costituzione rappresentano il popolo che democraticamente elegge i suoi rappresentanti. Vorrei ricordare a chi parla di liste civiche che anni fa nei comizi sottolineava l’importanza di avere un governo regionale e nazionale dello stesso schieramento per evitare l’isolamento ed apportare benefici. Cosa è cambiato ? Abbiamo adesso più che mai le possibilità di far crescere Grottaglie .
Per governare una città – conclude Michela Danucci – serve un Sindaco che abbia capacità amministrative consolidate (non abbiamo bisogno di manager) ma che abbia riferimenti nazionali e regionali e abbia dimostrato con i fatti una reale e concreta discontinuità con il modo di governare degli ultimi anni.»