«Ma perché Grottaglie non può ambire a nuovi amministratori e invece si fanno sentire associazioni composte da ex amministratori che hanno lasciato in eredità la città che adesso loro stessi contestano. Ma di cosa parliamo?» Michela Danucci, esponente grottagliese del Centro Democratico risponde alla contestazioni riportate nella nota dei movimenti civici “Libera…Mente” e “Utòpia” a commento della nuova giunta varata qualche giorno fa dal Sindaco Ciro Alabrese.
«Certamente – scrive la Danucci – Alabrese non è stato l’unico e certamente il solo a desertificare l’ospedale, e poi chi ha ridisegnato la zona industriale? Chi ha seguito l’ iter costoso , con contenziosi vari della inutile struttura per gli agricoltori, battezzata centro agricolo? Chi ha regalato ai bambini che non posso andare in vacanza villette tutte distrutte e pericolose …”……..? Lo sviluppo ? Un insediamento come Alenia con la quale nessuna amministrazione di sinistra ha dialogato per l imprese locali ? Una stazione ferroviaria abbandonata. Un problema ambientale per cui si battono anche con denunce da moltissimi anni movimenti locali. Insomma adesso queste stesse persone fanno opposizione a loro stessi? Adesso questi politici cosa propongono ? Un dialogo con i cittadini ? Hanno avuto 15 anni per farlo.
Rispetto le intelligenze altrui – aggiunge Michela Danucci – ma vanno rispettate anche quelle dei cittadini . Prendiamo le delibere degli ultimi quindici anni e vediamo ciò che è stato fatto per Grottaglie. Andiamo a rileggere un libro diffuso in un convegno “Grottaglie Città Futura” e leggiamoci gli interventi. Un sogno è rimasto. Volete sapere la data di quel convegno ? Castello Episcopio ottobre 1999. Se si fosse realizzato qualcosa di quel libro negli anni successivi avremmo avuto una cittadina diversa .Volete una copia ? Possiamo chiedere la ristampa. All’epoca credo che sia fatto con i soldi comunali e voleva essere un manifesto poi incompiuto per il futuro..
Non meravigliamoci se poi il movimento Cinque Stelle a Grottaglie stravincerà!!!! Forse è’ l’unico modo per dare il cambio di passo.»