Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto, è seriamente preoccupato per gli ingenti danni causati dal maltempo di questi giorni alle colture del Tarantino.
«Rispetto al passato, la caratteristica principale di questa ondata di maltempo – afferma Luca Lazzàro – è che non colpisce in maniera uniforme il territorio, ma invece “a macchia di leopardo”; così può capitare che in una zona ci siano una grandinata o una pioggia violentissime, fenomeni atmosferici che possono arrecare ingenti danni alle colture, mentre a pochi chilometri non cada una goccia».
Già nelle ultime ore sono giunte a Confagricoltura Taranto le segnalazioni di molti agricoltori associati che vedono in pericolo il lavoro di un anno a poche settimane, se non giorni, dal raccolto o dalla vendemmia.
Sulla scorta di questi primi feedback Luca Lazzàro traccia un primo bilancio: «la situazione più grave ha interessato le zone di Massafra e Palagiano e quelle periurbane di Taranto, dove ci sono state violente grandinate, ma anche in tante altre zone della provincia, soprattutto nel versante orientale, come Sava e Manduria, le piogge hanno raggiunto intensità tali da danneggiare le olive, fino a farle cadere a terra, e i grappoli di uva da vendemmiare. Già ieri il Sindaco di San Giorgio Jonico, Mino Fabbiano, mi ha chiamato per segnalarmi la situazione disastrosa del suo comune».
«È un evento straordinario – continua il presidente di Confagricoltura Taranto – che deve essere affrontato con un’azione altrettanto straordinaria: per questo lancio un appello ai parlamentari e ai consiglieri regionali del territorio affinché si attivino per far destinare nel fondo di solidarietà, come già accaduto in passato, risorse adeguate a favore dei nostri agricoltori per il ristoro completo e concreto di tutti i danni subiti, cosa che spesso con il solo “stato di calamità” non avviene».
Oltre ai danni arrecati direttamente da pioggia e grandine, ora molti agricoltori devono affrontare un altro problema: l’allagamento dei campi e le alte temperature di questo periodo, infatti, rischiano di creare una umidità che favorisce l’insorgere di fitopatologie, fino a far marcire il frutto direttamente sulla pianta. Peraltro le previsioni indicano che questa situazione meteorologica continuerà a interessare il nostro territorio nei prossimi giorni.
«Solo quando tutto tornerà alla normalità sarà possibile fare una conta definitiva dei danni. Nel frattempo invitiamo tutti i nostri associati a segnalarci comunque i danni causati dal maltempo alle loro colture – ha concluso Luca Lazzàro – in modo da permetterci di monitorare la situazione e di realizzare un report completo da inviare all’Assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo di Gioia, che intraprenderà le azioni del caso. Confagricoltura è sempre al fianco degli agricoltori associati!».
Ricordiamo che proprio in questo periodo nel nostro territorio i grappoli di gran parte dei vitigni a bacca rossa, Negroamaro e Primitivo, ma anche quelli a bacca bianca, come il Fiano, stanno raggiungendo la piena maturazione e conseguentemente sono più vulnerabili agli agenti atmosferici, come anche alcune uve da tavole delle quali deve essere ancora completata la raccolta; anche gli ortaggi sono particolarmente sensibili all’azione dei fenomeni atmosferici.