«Gli indennizzi per le eradicazioni degli ulivi non devono trasformarsi in raggiri o peggio in estorsioni. Diversi agricoltori lamentano che le compensazioni, previste dal piano Silletti, starebbero avvenendo in modo poco chiaro e poco trasparente, sia per quanto riguarda le notifiche, sia per quanto riguarda le informazioni sulle stesse modalità di indennizzo.» Lo ha dichiarato l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, in merito alle proteste degli agricoltori pugliesi contro le eradicazioni degli ulivi nelle zone colpite dalla Xylella. Gli ultimi dati disponibili parlano di 3.103 ulivi da abbattere o già abbattuti, per ciascuno dei quali sono previsti indennizzi tra i 96 e i 148 euro.
«Ai proprietari – aggiunge la D’Amato – non viene fornita nessuna analisi né prova del ritrovamento del batterio sulle loro piante. Il ministero, la Regione e in generale tutti gli enti coinvolti facciano chiarezza immediatamente.
Gli indennizzi sono semplicemente ridicoli e offensivi e non bastano neanche a coprire le spese minime dell’abbattimento, per non parlare dei danni all’economia. Non mi stupisco che a Lecce come a Torchiarolo si stiano organizzando ricorsi collettivi contro gli abbattimenti.
Inoltre è inaccettabile, oltre che stupido, abbattere anche quegli ulivi dove si stanno conducendo delle ricerche scientifiche volte a trovare una reale soluzione al problema. Non è certo così che possiamo sconfiggere la Xylella.
Per tutte queste ragioni, conclude l’eurodeputata tarantina – chiederò alla Commissione europea di far luce sulle modalità con cui stanno avvenendo abbattimenti e indennizzi, al fine di verificare eventuali violazioni del diritto comunitario, e di garantire la ricerca scientifica fermando l’abbattimento degli ulivi su cui i ricercatori stanno lavorando.»