«Nelle settimane scorse si è parlato tanto sui media della Xylella e sono stati pubblicati numeri spaventosi sull’epidemia.» Lo afferma l’europarlamentare Rosa D’Amato (M5S), commentando i dati del report pubblicato dal ministero delle Politiche agricole sullo stato di attuazione delle misure contro la Xylella.
«Oggi – prosegue la D’Amato, dati del ministero alla mano, scopriamo che di 26.755 ulivi analizzati nella provincia di Lecce e nel territorio di Oria, sono 612 quelli effettivamente colpiti dal disseccamento. In sostanza, l’1,8 per cento del totale. Una cifra del genere è l’ulteriore dimostrazione che il piano di lacrime e sangue venuto fuori tra Bruxelles e Roma, con abbattimenti di massa e spargimento di pesticidi su larga scala, non solo rischia di provocare più danni di quelli che intende curare, ma è anche tragicamente sovrastimato rispetto alle reali dimensioni del problema. Inoltre resta ancora senza risposta la domanda principale: quali sono le evidenze scientifiche che giustificano misure estreme come quelle contenute?
Queste evidenze, che noi chiediamo e che anche il comitato fitosanitario della Commissione Ue ha chiesto ieri, ancora non sono contenute in nessun documento ufficiale, mentre è provato che ci sono misure alternative, come le buone pratiche agricole e l’uso di sostanze biologiche, che possono far fronte efficacemente al disseccamento degli ulivi salvaguardando economia e ambiente».
Rosa D’Amato conclude lanciando un appello «affinché gli 11 milioni stanziati per l’emergenza siano utilizzati in maniera trasparente ed efficace, privilegiando ricerca scientifica e promozione di queste buone pratiche. Forse anche grazie alle mie pressioni, a Bruxelles si sta aprendo qualche spiraglio in merito all’uso di sostanze consentite nel biologico. Scienza e biologico possono essere la soluzione non solo alla situazione degli ulivi, ma più in generale ai problemi del settore agroalimentare pugliese.
E’ su questo che sto dando battaglia al Parlamento Ue e nei diversi incontri avuti con la Commissione Ue. Ed è anche di questo che parlerò con il commissario Ue Andriukaitis nel corso della sua visita in Puglia fissata per fine mese».