«Finalmente il prossimo 27 Luglio la città saprà se potrà riacquistare un poco del suo prestigio. Infatti dopo costanti pressioni verrà discussa in consiglio comunale l’interrogazione da me presentata avente ad oggetto la riapertura del Giudice di Pace.» Lo dichiara Ciro D’Alò, consigliere comunale di Sud in Movimento.
«Come è noto – prosegue D’Alò – lo stesso è stato soppresso più di un anno fa a seguito del riordino del sistema giudiziario ma, il “milleproroghe” ha dato la possibilità, entro il 31 Luglio, di riaprire gli uffici ponendo a carico dei comuni di competenza tutte le spese di gestione. Appare del tutto evidente che, qualora il Sindaco, avvocato di vecchio corso, dovesse farsi sfuggire anche questa occasione, Grottaglie sarebbe relegata ad un posto marginale nel panorama culturale della provincia. Perchè il Giudice di Pace è, oltre ad un baluardo di legalità immediata per i cittadini, anche un presidio di decoro per un luogo, il centro storico, oramai alla mercè di vandali e degrado.
La riapertura dell’ufficio – evidenzia il consigliere di Sud in Movimento – sarebbe indispensabile in un panorama economico depresso come quello della nostra città. Oltre a ravvivare gli esercizi commerciali nei pressi di Piazza Regina Elena, consentirebbe ai fruitori del servizio, cittadini e operatori di Giustizia, di evitare di recarsi a Taranto con un evidente dispendio economico. Ma l’aspetto che più di tutti mi preme sottolineare, risiede nel riacquisto del prestigio Giuridico, che Grottaglie ha perso al momento della chiusura del Giudice di Pace avvallata senza batter ciglio dal Sindaco. Infatti la dimenticanza dello stesso, al momento della soppressione dell’ ufficio, ha comportato una perdita di autorevolezza della categoria forense di Grottaglie, da sempre stimata e rispettata. Autorevolezza che invece i primi cittadini di altre comunità come Lizzano e San Giorgio Jonico hanno tutelato, avendo mantenuto la presenza del Giudice di Pace sul territorio.
Lunedì in Consiglio Comunale- conclude Ciro D’Alò – sarà la nostra ultima occasione per farci sentire al di la degli schieramenti, nell’interesse dell’avvocatura grottagliese e di tutta la città.»