l Carmine a Grottaglie è il titolo di un importante testo scritto nel 1998 dal Prof. Rosario Quaranta.
Una ricca testimonianza non solo storica ma anche artistica di quello che viene definita “una pagina significativa di vita religiosa, sociale, economica e culturale della nostra città”. Nei giorni dei festeggiamenti abbiamo incontrato l’esimio studioso che da diversi anni ci onora della sua collaborazione restituendoci particolari testimonianze storiche nei nostri speciali editoriali.
In questa intervista emerge la rilevanza e il ruolo di primaria importanza che la Diocesi e l’Ordine Carmelitano hanno da sempre riservato alla comunità grottagliese. Tali dati trovano riscontro nella fortuna di aver accolto personaggi di grande prestigio per la Chiesa: due vescovi, un teologo che partecipo al Concilio di Trento e un Generale dell’Ordine Carmelitano.
Nel racconto del prof. Quarata emerge come il Carmine a Grottaglie sia un imponente complesso di edifici storici e religiosi incastonati con arte tra il centro storico, la vecchia via Appia e la cosiddetta via d’Oriente. Un monastero che comprende una chiesa, un convento, un chiostro, una chiesa ipogea dedicata alla Madonna della Grotta. Una struttura importante che nel corso degli anni ha servito ed è servita alla comunità religiosa quanto a quella laica.
Abbiamo discusso degli edifici, delle opere murarie. Di gran lunga importante e significativa e però anche tutta la dotazione iconografica consistente in tele, affreschi, suppellettili sacri. Capitolo a parte merita il Presepe di Stefano da Putignano. Datato 1530, appena quindi 25 anni dopo l’insediamento dei Carmelitani a Grottaglie. Grazie alla firma posta alla base del Bambinello abbiamo la certezza dell’autore Stefano da Putignano. Cosi come la recente scoperta della Madonna della Grotta.
Una intervista assolutamente da non perdere che svelerà particolari inediti su uno spaccato presente a Grottaglie dal 1505.