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E’ stato dato il via alle attività del progetto RPASinAir che prevede un investimento di circa 8 milioni di euro e ha l’obiettivo strategico di sviluppare l’impiego dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (droni) e sensori innovativi collegati a sistemi aviotrasportati, satellitari o archivi pubblici, che possano segnalare eventi critici e aiutare la prevenzione dei rischi e la gestione delle emergenze (alluvioni, slavine, terremoti, incidenti industriali) .

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Il progetto valorizza la missione di supporto allo sviluppo dell’industria aerospaziale affidata all’aeroporto di Grottaglie nel Piano Nazionale degli Aeroporti approvato dal ministero dei Trasporti nel 2016.

Il Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) è capofila del progetto che è stato finanziato dal Miur nell’ambito del Pon Ricerca e Innovazione. Svolgerà la funzione di project management e facilitatore del trasferimento tecnologico dal sistema della ricerca al sistema industriale e contribuirà alla creazione in Puglia di un laboratorio per la sperimentazione dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR), noti anche come droni, nello spazio aereo non segregato.

Alla prima riunione dei partner hanno partecipato più di 50 persone tra operatori industriali ed universitari che hanno condiviso la visione, i risultati da raggiungere e i programmi operativi puntuali sulle prossime attività da svolgere. Per raggiungere questo obiettivo, saranno sviluppate tecnologie per l’integrazione dei SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) nello spazio aereo non segregato.

I promotori del progetto sottolineano come esso “ contribuirà allo sviluppo e alla sperimentazione di procedure per l’integrazione dei Sapr in spazi Atm (Air Traffic Management) con l’ammodernamento dei sistemi di bordo e di terra dedicati alla comunicazione, al comando della piattaforma e alla trasmissione e ricezione dei dati di missione. Le nuove funzionalità per il controllo del traffico aereo, le nuove procedure e i protocolli per le interazioni tra controllore del traffico aereo e pilota a terra verranno sottoposti a verifica sperimentale attraverso una campagne di simulazione, emulazione e con voli di prova che saranno realizzati sfruttando l’aeroporto di Grottaglie (Taranto)” trasformandolo in laboratorio di ricerca industriale unico in Europa con ricadute occupazionali straordinarie soprattutto per giovani laureati.

Il progetto RPASinAir sviluppa conoscenze e soluzioni in tre ambiti tecnologici strettamente interconnessi:

1) progettazione e pianificazione di missioni aeree, sviluppando architetture e moduli software per la completa simulazione di missioni di uno o più Sistemi a pilotaggio remoto in visualizzazioni 2D/3D all’interno del traffico aereo;

2) controllo dello spazio aereo, sviluppando nuovi protocolli, tecniche, sistemi ed interfacce di ATM/C per visualizzare il traffico aereo e comunicare con i piloti a terra;

3) sensori innovativi e sistemi di analisi dati per il riconoscimento di nuovi fattori di rischio (idrogeologico, criosferico, di polveri da incendi, …), con relative tecniche di analisi dei segnali, e un sistema di analisi real- o quasi real-time di dati multisorgente (payload aerei, dati satellitari) che identifichi le situazioni di allerta.

Le soluzioni convergono in una dimostrazione, nell’aeroporto di Grottaglie, nella infrastruttura RECAS di UNIBA/INFN), che include: la progettazione e l’esecuzione di diversi voli a pilotaggio remoto; la validazione dei sensori innovativi e dei sistemi di analisi di dati multisorgente.

Il progetto RPASinAir aumenta la sicurezza nell’ambito dei trasporti aerei e Protezione Civile, estende le capacità innovative e di attrazione di investimenti in R&S del sistema aerospaziale pugliese e nazionale, soddisfa un mercato europeo in rapido sviluppo promuovendo occupazione ad alto profilo tecnologico regionale.

L’avvio del progetto è ulteriore passo nella roadmap del Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) che, grazie al laboratorio che sarà creato, associato all’infrastruttura aeroportuale, rafforza e incrementa la capacità innovativa del sistema aerospaziale pugliese e nazionale divenendo un attrattore di nuove iniziative di R&S e di investimenti industriali. I partner di ricerca contribuiranno alla crescita economica e sociale sviluppando soluzioni dedicate a scenari applicativi innovativi (ad esempio il monitoraggio aereo del territorio condotto da velivoli pilotati da remoto, l’uso di tecnologie sensoristiche allo stato dell’arte, la misura del carico di lavoro e dello stress degli operatori, le nuove procedure per i controllori di volo sia in situazioni standard che di emergenza) e partecipando allo sviluppo di soluzioni per problematiche aerospaziali cogenti e innovative.

Dal punto di vista accademico si arricchirà l’offerta formativa con nuovi dati e informazioni direttamente tratti da una sperimentazione di missioni operative, con un sicuro impatto positivo sulla potenzialità di occupazione dei laureati in un settore che prevede un notevole sviluppo negli anni a venire.

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