«Dopo la richiesta del Ministro alle Infrastrutture Lupi, che nelle veci del Governo ha chiesto ai rappresentanti dell’indotto di bloccare le proteste previste per lunedì, sostenendo che il Governo è direttamente impegnato sulla soluzione del caso e che con un po’ di pazienza e cooperazione la situazione si risolverà, è arrivata in contro battuta la risposta di Martino Greco, Segretario Provinciale Ugl Logistica e Viabilità, uno dei tre portavoce della protesta degli autotrasportatori dell’Indotto Ilva.» Lo rende noto un comunicato della UGL di Taranto.
«Greco – si legge nel comunicato UGL – ha dichiarato insoddisfazione nelle risposte del Governo, annunciando che non solo non bloccheranno la protesta, ma martedì probabilmente saranno a Roma con i loro tir, non escludendo che possano bloccare i rifornimenti dell’Ilva. Sono ormai otto mesi che gli autotrasportatori prestano il loro lavoro gratis e se le mobilitazioni dovessero continuare, si verrebbe a spezzare una catena fondamentale per l’intero manifatturiero italiano. In aggiunta è da considerare che l’ Ilva sta già affrontando un grave problema di liquidità: se in aggiunta venissero impedite anche le spedizioni e le conseguenti fatturazioni, si possono ben immaginare le conseguenze.
Ad ogni modo – prosegue il comunicato – l’UGL pur rimanendo vicina agli autotrasportatori,contemplando e sostenendo le loro giuste richieste, apprezza lo sforzo del Governo, partecipando a una convocazione con le associazioni di categoria mercoledì 18 febbraio alle ore 14,00 presso il Ministero delle Infrastrutture, al fine di esaminare le problematiche inerenti ai rapporti tra le imprese di autotrasporto e l’Ilva S.p.A.
Tuttavia conclude il comunicato, resta la volontà di continuare la protesta in maniera forte,finché non ci sarà una data certa per i pagamenti, come ha già detto giorni fa Benedetto Dima vicesegretario della federazione metalmeccanici Ugl, in merito al confronto a Palazzo Chigi per la tutela dell’indotto Ilva, la buona volontà non basta.»