In una nota la Segreteria Interregionale e le RSU FISTelCISL Teleperformance Taranto affermano che: “Ritengono necessario un incontro con i vertici dell’azienda Teleperformance che a Taranto impiega oltre 1500 dipendenti e diverse centinaia di collaboratori a progetto.”
Secondo Oronzo Moraglia, Segretario Generale FISTelCISL Puglia Basilicata,« le difficoltà che interessano la filiera dei call center sono tali da dover necessariamente esser pronti ad attenzionare scrupolosamente le realtà di tutto il nostro territorio, e di fronte a potenziali pericoli per l’occupazione, cercare di agire tempestivamente per non cadere nell’imponderabile. Teleperformance è una realtà ormai fondamentale per Taranto e per la
Puglia,ma il vento della crisi,indotto dalla ricerca di prezzi sempre più competitivi,stanno portando a forti ripercussioni anche su storiche realtà del settore.
In un territorio come il nostro in cui il tessuto lavorativo è fragile e costantemente in bilico, non possiamo permetterci defaillances o interventi tardivi.
Dopo le pressioni delle organizzazioni sindacali di categoria, i segnali che arrivano dal Governo in tema di contrasto ai vuoti legislativi, vedi le norme anti-crisi che si sta tentando di legiferare,potrebbero risultare determinanti. In attesa di tali interventi della politica nazionale,e auspichiamo sempre più attenzione della politica locale,vogliamo essere pronti a prevenire ogni potenziale difficoltà, a fianco delle Aziende per la difesa dell’occupazione».
Le RSU FISTelCISL G. Laporta, P.Radicchio, E.Marchegiano e C. DellaPorta,ci tengono a specificare che « la necessità d’incontrare la dirigenza di Teleperformance non è dettata da pericoli o da segnali preoccupanti da parte dell’azienda,ma è alimentata dalla necessità di avere un quadro preciso dell’attuale situazione. L’azione precauzionale di monitoraggio e di conoscenza degli obiettivi dell’ azienda deve essere una priorità assoluta.
I lavoratori di Teleperformance sono da anni una delle forze lavorative più importanti della provincia,e questa realtà influisce su buona parte dell’ economia del territorio jonico, non possiamo permetterci quindi di correre rischi di nessun genere,anche legati alla particolare situazione dei callcenter in Italia».