Entro l’11 luglio l’Ars et Labor Grottaglie dovrà depositare l’iscrizione al campionato di serie D. Entro le ore 18 dovrà aver assolto a tutti gli obblighi previsti, compreso l’ingente versamento economico più la fidejussione bancaria.
L’Ars et Labor Grottaglie come le altre società dovrà versare al Dipartimento Interregionale 31 mila euro attraverso o assegno circolare non trasferibile o attraverso fideiussione esclusivamente bancaria (con proroga al 11 luglio della fideiussione giacente per le società già in organico la scorsa stagione); 19 mila euro con assegno circolare non trasferibile o bonifico bancario. A queste somme successivamente si dovranno aggiungere: 3.200 euro di acconto spese a garanzia di eventuali passività sportive; 2.500 euro di assicurazione tesserati (salvo conguaglio) e 300 euro di tassa associativa.
Un impegno economico di rilievo a cui, considerando anche tutti gli altri costi di gestione, l’attuale società non riesce a far fronte, come dichiarò la presidenza a giugno: “L’attuale dirigenza dell’Ars et Labor Grottaglie non può sostenere, da sola, gli impegni di un campionato così dispendioso ed all’altezza delle legittime aspettative dei Tifosi biancazzurri: ha bisogno di essere adeguatamente affiancata, per continuare a fare la propria parte.”
Una scelta che portò la società ad affidare il titolo sportivo nelle mani del Sindaco.
Un barlume di speranza si è acceso però nelle ultime ore: è circolato il nome di un imprenditore tarantino, noto nell’ambiente, che potrebbe subentrare all’attuale presidenza e dirigenza e dare stabilità economica alla società e addirittura garantirgli un campionato da salvezza anticipata e di spessore.
Si tratta di un imprenditore che conosce il calcio e la serie D. Sul suo nome al momento è stato posto il ristretto riserbo.
Ma ormai, se son rose, dovrebbero fiorire a brevissimo visto che le scadenze non ammettono deroghe.