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«50 militari a presidio di obiettivi sensibili già da domani a Bari e 50 militari per l’hotspot a Taranto già da oggi». Lo ha annunciato oggi a Bari, in prefettura, il ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo aver presieduto la conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza della Puglia, convocata per esaminare la situazione della sicurezza nel territorio.

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Con l’invio dei contingenti di rinforzo «la situazione migliorerà subito, perché queste forze liberano altre forze da impiegare nelle normali attività di contrasto al crimine» ha spiegato il ministro in conferenza stampa dopo aver esaminato insieme al vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico, al capo di Gabinetto Luciana Lamorgese, al capo della Polizia Alessandro Pansa, al capo dipartimento Libertà civili e Immigrazione Mario Morcone, ai prefetti delle province pugliesi e ai responsabili regionali e provinciali delle Forze dell’ordine anche le azioni di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata.

La situazione in Puglia

«Abbiamo svolto un lavoro proficuo» ha dichiarato Alfano dopo due ore di confronto e incontri anche con i magistrati, le autorità politiche e gli operatori della sicurezza del territorio.

I reati in Puglia sono diminuiti del 4,7% nel 2015 (meno 20,5% di omicidi e meno 6% di rapine), ha detto il ministro citando i dati sulla sicurezza: i delitti risolti ammontano al 24,5% del totale; le unità delle Forze di polizia impegnate nella regione sono 15.209, più 300 militari già operativi. Tutto questo sul fronte della prevenzione. Su quello della repressione, sono 18 i latitanti catturati dal 2015 a oggi mentre, quanto all’aggressione ai beni di provenienza criminale, sempre nel 2015 sono stati effettuati sequestri per 154 milioni e confische per 87.

Per quanto riguarda il controllo del territorio e la sicurezza urbana, Alfano ha parlato dell’entrata in funzione di «149 nuovi apparati di video sorveglianza». A Bari, ha proseguito, «rispondendo all’appello del sindaco Antonio Decaro ho assicurato che ai 71 impianti restaurati si aggiungeranno altri 109 nuovi sistemi di videosorveglianza di ultima generazione». Si interverrà anche contro gli episodi di bullismo sui trasporti pubblici rinforzando i controlli dei vigili urbani, ha assicurato il ministro, che ha anche annunciato protocolli tra le prefetture del territorio ePoste italiane contro gli assalti ai bancomat postali.

Il fronte immigrazione

Per quanto riguarda in particolare il flusso dai Balcani, Alfano ha assicurato che si sta lavorando perché la rotta via mare verso la Puglia non si riapra.

«È indipendente dalla nostra volontà», ha sottolineato il ministro, «perché è un’azione di politica internazionale che determina lo spostamento di flussi su questa rotta». Per questo si tratta di «un lavoro molto duro e molto serio, che stanno facendo anche i nostri ufficiali di collegamento nella regione balcanica, mi riferisco soprattutto ad una pianificazione di intervento con Montenegro e Albania con il coinvolgimento di Frontex».

«Se dovesse accadere, siamo pronti ad affrontare il flusso», ha proseguito aggiungendo che, in linea con le parole del cancelliere tedesco Angela Merkel, «noi stiamo facendo di tutto affinché la Grecia non venga isolata». Rispondendo a proposito del rischio di infiltrazioni di terroristi «siamo già da tempo sul pezzo con controlli su navi e porti e con azioni giudiziarie su soggetti sospetti», ha dichiarato il ministro.

Sempre riguardo agli arrivi di migranti, «noi stiamo aprendo hotspot per distinguere i profughi dagli irregolari, siamo pronti a lavorare con tutte le amministrazioni locali per questi ma gli altri Paesi ci aiutino nell’accoglienza ed espellano gli irregolari» ha aggiunto Alfano.

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