La proposta di realizzazione di un tempio destinato alla cremazione nel cimitero di Grottaglie sta sollevando una polemica e una dialettica popolare sia sui social che in piazza tra la gente.
In merito alla notizia diffusa su Gir poco fa è intervenuto Francesco Donatelli, consigliere comunale del Partito Democratico il quale ritiene che la questione vada affrontata su due piani di discussione: quella politica e quella tecnica.
“Quella politica – dichiara Donatelli – è relativa all’accettazione o meno della realizzazione di un tempio di cremazione con la consapevolezza che Grottaglie può diventare una sorta di “industria della cremazione umana” con tutte le ripercussioni che ciò comporta. Sapendo che le problematiche etico-religiose sono state ormai superate, è comunque importante l’aver acquisito, da parte dell’amministrazione comunale, un assenso di massima da parte di tutte le Confraternite di Grottaglie. Quella tecnica è legata, a mio parere, all’uso dell’area di circa 5.000 metri quadrati del campo di inumazione su cui dovrebbe sorgere il tempio di cremazione. Le mie perplessità sono legate al fatto di dover sottrarre una superficie così importante, in un’area ritenuta ad alto rischio idraulico, a cui va aggiunto il rischio di far diventare una sorta di “obbligo” la scelta della cremazione dal momento che verranno meno centinaia di fosse per l’inumazione impedendo, di fatto, la libertà ai cittadini di far seppellire le salme nel campo di inumazione. A tal proposito, una soluzione potrebbe essere quella di individuare un’area alternativa nelle immediate vicinanze del cimitero.”
L’intervento dell’ex vicesindaco della giunta Bagnardi sono state condivise dalla seconda Commissione Consiliare, che si sta occupando della questione, diventando adempimento da parte dell’amministrazione comunale
“Una volta definita la scelta più opportuna – aggiunge Francesco Donatelli – bisogna entrare nel merito della convenzione proposta e sciogliere non poche perplessità a cominciare dalla verifica del costo complessivo dell’intera opera. In conclusione, preliminarmente alle valutazioni sopra esposte, quello che propongo alla Commissione è di demandare all’Ufficio Tecnico Comunale la verifica su due aspetti fondamentali: la verifica tecnico-urbanistica e la verifica tecnico finanziaria.”