Sono 313 gli attualmente positivi a Grottaglie, 153 sono in attesa di tampone, +112 positivi dal 11 marzo 2021. 1342 i positivi dall’inizio della seconda ondata. E’ quanto comunica il sindaco Ciro D’Alò.
A Grottaglie il precedente dato comunicato dal sindaco il 12 marzo, che si riferiva ai dati dell’11 marzo, vedeva 290 attualmente positivi. +60 rispetto all’aggiornamento precedente (4 marzo).
“Nella giornata di ieri il Presidente della Regione Puglia ha incontrato i sindaci delle città capoluogo, i presidenti di provincia e i rappresentanti del partenariato socioeconomico.
L’incontro si è reso necessario per confrontarsi e cercare di fare l’impossibile per rallentare i contagi che si stanno avvicinando molto velocemente al picco di novembre con l’aggravante che a novembre gli ospedali erano vuoti oggi sono al collasso.”
E’ quanto informa Ciro D’Alò.
Contagi soprattutto in famiglia. Impennata per la fascia tra 11 e 30 anni
“A Grottaglie, come in tutta la Puglia, la maggior parte dei contagi avviene in famiglia. Per quanto riguarda l’età, la fascia tra 11 e 30 anni è quella che in questi giorni ha avuto la maggiore impennata.” Informa il sindaco.
Ulteriori restrizioni
“Probabilmente già da domani avremo maggiori informazioni da parte della Regione sulle ulteriori restrizioni.” Aggiunge Ciro D’Alò.
Vaccini
“Intanto, sul sito della Regione è stato aggiornato il calendario vaccinale: le prossime fasce previste dal piano vaccinale riguardano le persone con elevata fragilità che inizieranno la vaccinazione dal 29 marzo, poi toccherà ai cittadini tra i 70 e 79 anni, alle persone tra 60 e 69 anni e a quelle con meno di 60 anni con patologie.
La scorsa settimana con i tecnici del Dipartimento di Prevenzione abbiamo effettuato i sopralluoghi nelle strutture individuate come hub della provincia di Taranto per la campagna di vaccinazione di massa che dovrebbe essere operativa da aprile. Una grande rete amministrativa, sanitaria e sociale che ci permetterà di velocizzare le procedure e garantire un maggior numero di vaccinazioni giornaliere.
Ad oggi la Puglia è tra le regioni prime in Italia per vaccini effettuati. Dopo la decisione dell’Ema, sono ripartite le vaccinazioni con AstraZeneca e si stima che ci vorranno circa due settimane per recuperare le somministrazioni fermate per lo stop cautelativo.
Il virus continua a diffondersi ed il vaccino resta al momento l’arma fondamentale per uscire da questa pandemia. Nell’attesa però ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte seguendo le poche e semplici indicazioni che, dopo un anno, dovremmo aver imparato.” Segnala D’Alò.