Sono ore di attesa quelle che stiamo vivendo.
In giornata scopriremo il nuovo scenario dell’Italia, a seguito dei dati allarmanti delle ultime settimane sull’andamento dei contagi e sul numero dei decessi in questa che è effettivamente la terza ondata della pandemia da Covid-19.
La nuova mappa dei colori in Italia
Tra poche ore dunque si avrà la nuova mappa dei colori delle Regioni Italiane.
Una stretta ritenuta necessaria per far fronte ai rischi sanitari connessi alla diffusione del Coronavirus e soprattutto delle sue varianti.
Dalle prime informazioni che trapelano vedremo un’Italia quasi completamente tra il rosso e l’arancione, molte sono quindi le regioni che passeranno da una fascia in cui si trovano attualmente ad una più restrittiva.
Sarà comunque zona rossa per tutta la Nazione nei giorni di Pasqua, precisamente nei giorni 3, 4 e 5 aprile, e quindi divieto di spostamento, bar, ristoranti e negozi chiusi.
Probabilmente sarà anticipato il coprifuoco alle 20:00 e pare non ci sarà la possibilità della visita ai parenti, così come avveniva a Natale.
Ma sono solo le prime indiscrezioni, ne sapremo di più nelle prossime ore.
La situazione in Puglia
Le Regioni potranno richiedere la zona rossa per quelle aree dove la situazione è particolarmente critica.
In Puglia forte rischio per le province di Taranto e Bari, per le quali il Presidente Emiliano ha richiesto il passaggio in area con restrizioni maggiori per via dei numeri allarmanti.
Quindi si andrà verso la chiusura totale di servizi di ristorazione, attività commerciali, scuole.
La questione delle scuole in Puglia
Anche per la questione delle scuole c’è attesa in Puglia.
Per un passaggio non perfettamente “chiaro” contenuto nell’ordinanza del presidente Emiliano, e precisamente dove si fa riferimento alla possibilità di far frequentare in presenza solo gli alunni figli di “categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione”, molte scuole hanno riaperto oggi.
Proprio per la mancanza di dettagli su chi siano precisamente queste categorie di lavoratori, molte scuole oggi hanno riaperto normalmente con didattica in presenza e integrata e con l’orario già in vigore, in attesa di ricevere chiarimenti dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Ufficio che in data odierna dovrebbe fornire un elenco delle categorie professionali i cui figli potranno frequentare in presenza e quindi dare una risposta chiara a quali sono considerati i lavori utili alla società e su quali parametri.
Fatta eccezione quindi per il personale sanitario e delle Forze dell’ordine, ad esempio, potranno frequentare i figli degli insegnanti? E degli operatori ecologici? E poi, è sufficiente che la professione sia svolta da un solo genitore o da entrambi?
Attenderemo ancora delle ore per sapere come vivere le prossime settimane, se solo con restrizioni o in totale lockdown, esattamente come un anno fa, quando l’arcobaleno dai balconi affermava: “Andrà tutto bene”