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Le recenti disposizioni del Governo per limitare la diffusione dell’epidemia di Coronavirus che sta flagellando oramai da mesi tutto il mondo sono orientate a rendere obbligatorio l’utilizzo di una mascherina sia al chiuso che all’aperto, in tutte quelle situazioni in cui non sia possibile garantire il distanziamento sociale e non si sia in presenza di congiunti.

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Le ultime notizie di cronaca destano preoccupazione: si susseguono i contagi nelle scuole e nei luoghi di lavoro, così come in situazioni in cui dovrebbe essere protagonista l’allegria ed il piacere di stare insieme ad amici e parenti, come matrimoni, cresime, comunioni e altri festeggiamenti.

Se al momento sembra scongiurato il pericolo di una scarsità di mascherine, che nei mesi scorsi aveva portato ad una impennata dei prezzi ed a ricerche affannose di questi dispositivi di protezione individuale, rimane sempre presente la necessità di utilizzare questo semplice – ma non banale! – strumento in una maniera corretta ed adeguata. Ricordiamo allora alcuni punti importanti da tenere bene a mente, perché l’utilizzo della mascherina sia davvero efficace.

Quale mascherina scegliere?

La prima questione da affrontare è sicuramente quale tipo di mascherina scegliere. Ne esistono in commercio diversi tipi, ciascuno con le sue caratteristiche e modalità di impiego, che è bene conoscere per evitare situazioni a rischio.

La mascherina chirurgica

La mascherina più diffusa ed economica è senz’altro quella cosiddetta “chirurgica”, che deve il suo nome al fatto che è quella solitamente indossata dagli operatori sanitari durante le loro attività mediche. E’ una mascherina “altruista”, perché – nel caso di possibili infezioni virali come nel caso del Covid-19 – protegge le persone che stanno intorno da chi la indossa dalla possibile diffusione del patogeno attraverso il respiro o le microgoccioline di saliva (il cosiddetto droplet) ma NON protegge chi la indossa, potendo il virus attraversare la trama della mascherina.

Questo tipo di mascherina ha quindi la sua massima efficacia se indossatata dal maggior numero possibile di persone, perché in questa maniera ognuno di noi protegge gli altri ed è a sua volta protetto dagli altri. Qualora dovessimo avere contatti con persone che non indossano questa mascherina, è ovviamente opportuno, se non addirittura obbligatorio a norma di legge, mantenere una adeguata distanza di sicurezza, che va da uno a due metri, per limitare la possibilità di contagio.

La mascherina con valvola con filtro

Un secondo modello di mascherina, meno diffuso della precedente, è quella dotata di una valvola con filtro. Questa è una mascherina “egoista”, perché il filtro protegge chi la indossa, ma la valvola permette la diffusione all’esterno del suo respiro senza alcuna barriera, consentendo così la possibile diffusione di eventuali agenti patogeni. Indossando questa mascherina potrei essere relativamente protetto anche se intorno a me ho persone che non indossano nessuna protezione, ma potrei essere potenzialmente contagioso nei loro confronti.

Un terzo modello, oramai abbastanza diffuso per via del suo prezzo abbastanza economico e della sua efficacia è la mascherina “intelligente”, così detta perché protegge sia chi la indossa che chi gli sta intorno. E’ una mascherina che a differenza della precedente filtra l’aria sia in entrata che in uscita, limitando sia la possibilità di venire a contatto con il virus attraverso il naso e la bocca, che la possibilità di diffonderlo nell’ambiente circostante nel caso fossimo portatori dell’agente virale.

La mascherina FFP2

Quale che sia il modello scelto, è bene acquistare le mascherine attraverso canali ufficiali ed affidabili, che possano offrire una garanzia di qualità ed efficacia del prodotto offerto. Acquistare mascherine da fornitori poco onesti non solo ci espone ad una probabile truffa, ma soprattutto ci da una falsa sicurezza facendoci credere di essere protetti quando in realtà non lo siamo. Controlliamo quindi sempre che sulla mascherina siano riportati il marchio CE che ne garantisce qualità e conformità alle norme e – dove previsto – il grado di efficacia che dovrebbe essere almeno FFP2. Per risparmiare qualche euro non conviene mettere a rischio la salute nostra e delle persone che abbiamo intorno!

La mascherina fatta in casa o in tnt

Un discorso a parte merita sotto questo aspetto l’utilizzo di mascherine artigianali, realizzate utilizzando TNT, cotone o altro materiale. Sicuramente sono state un presidio utile nelle prime fasi dell’emergenza dei mesi scorsi, hanno consentito di impiegare il tempo del lockdown con una attività di taglio e cucito piacevole e coinvolgente ed hanno dato libero sfogo alla creatività di chi si è dedicato alla loro realizzazione. Va però ricordato che si tratta di prodotti che non hanno nessuna garanzia e quindi non possono essere considerati sicuri come quelli testati e muniti delle certificazioni previste.

La mascherina è sufficiente?

La mascherina, con i limiti e le modalità d’uso prima previste, è un dispositivo di protezione necessario ma non sempre sufficiente. Il contagio da Coronavirus può avvenire principalmente attraverso il naso e la bocca, ma sono possibili anche altre vie di ingresso del virus, ad esempio attraverso gli occhi. Per questo motivo, possono essere necessari altri dispositivi di protezione individuale, come visiere o occhiali di protezione, barriere trasparenti di separazione per operatori alla cassa o al banco vendita, guanti e altro.

Pratica personale sempre consigliabile è il frequente ed accurato lavaggio delle mani con sapone o soluzione idroalcolica disinfettante, da eseguire per almeno 40 secondi e dando tempo al prodotto di agire con la sua efficacia. Sempre opportuno inoltre evitare di toccarsi il volto se le nostre mani non sono state adeguatamente sanificate.

Quanto è efficace la mascherina?

Come ogni dispositivo di protezione, anche le mascherine hanno la loro “scadenza” e possono essere utilizzate per un periodo di tempo variabile in funzione della loro tipologia e dell’ambiente in cui le abbiamo indossate. Solitamente si raccomanda di utilizzarle per non più di otto ore per poi smaltirle tra i rifiuti indifferenziati, a meno che non ci sia il ragionevole dubbio che possano essere infette, nel qual caso vanno trattate con tutte le precauzioni del caso.

Se si utilizzano mascherine in stoffa con il filtro sostituibile, il consiglio è di sottoporle periodicamente al lavaggio ad alta temperatura in lavatrice ed a successiva stiratura al vapore per garantire la loro sterilizzazione.

Come utilizzare la mascherina?

Ovviamente la mascherina è utile se la si utilizza in modo corretto. In caso di incidente stradale non basta che la mia auto sia dotata di cinture di sicurezza, è indispensabile che io la indossi! Nel caso della mascherina quindi, perché questo dispositivo svolga al meglio il compito percui è stato realizzato, è indispensabile che copra completamente naso e bocca, avendo cura di calzarla bene intorno al naso per evitare passaggi di aria non filtrata.

E’ inoltre necessario che la mascherina sia sempre tenuta al suo posto quando parliamo, sia con un interlocutore fisicamente di fronte a noi che – ad esempio – al telefono in luoghi aperti al pubblico come bar, negozi, supermercati, piazze affollate. Questo per evitare un possibile contagio con la nostra saliva sia del nostro cellulare che nell’ambiente a noi circostante, in cui eventuali nostre emissioni potrebbero permanere in sospensione per un tempo sufficiente a contagiare eventuali passanti.

Dobbiamo inoltre evitare di portare a contatto con superfici potenzialmente infette o comunque non disinfettate la parte interna della mascherina che solitamente poniamo a contatto con naso e bocca. Quando non la si indossa quindi, magari mentre beviamo un caffè o siamo al ristorante, meglio non tenerla sotto il mento o sul gomito ma meglio munirsi di un sacchetto o una tasca in cui riporla e tenerla al riparo da eventuali contagi.

Dove utilizzare la mascherina?

Le norme in questi giorni subiranno un probabile cambiamento, e l’uso della mascherina quasi certamente verrà esteso anche all’aperto in piazze e strade non isolate, oltre che sui mezzi pubblici, nel locali aperti al pubblico e negli esercizi in cui non è possibile mantenere una adeguata distanza interpersonale (barbieri, parrucchieri, estetisti, centri massaggi, ecc.), nei cinema e teatri e in molte altre situazioni, compreso nelle nostre case, se incontriamo persone non conviventi o a rischio. Sono esentati i bambini al di sotto dei sei anni, persone affette da disabilità o patologie incompatibili con il suo utilizzo e coloro che svolgono attività fisica o sportiva all’aperto o al chiuso.

In caso di dubbio è sempre bene adottare il principio di maggiore cautela ed indossarla, chiedendo al titolare dell’attività in cui siamo quali sono le norme da rispettare. L’importante è non vivere l’utilizzo della mascherina come un obbligo imposto dall’alto ma come una precauzione utile a salvaguardare la salute nostra e altrui.

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