A pochi giorni dall’entrata in vigore del Green pass è stato approvato, in commissione Bilancio alla Camera, l’emendamento al decreto Sostegni Bis, secondo il quale i bambini sotto i sei anni potranno, insieme ai genitori in possesso di green pass, viaggiare o partecipare a eventi e cerimonie senza essere sottoposti ai test diagnostici per l’infezione da Covid-19.
Cos’è il Green Pass e come ottenerlo
Il cosiddetto “Green Pass” è una certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità.
La Certificazione attesta una delle seguenti condizioni:aver fatto la vaccinazione anti COVID-19; essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore; essere guariti dal COVID-19 negli ultimi sei mesi.
La Certificazione verde COVID-19 potrà essere richiesta per partecipare a eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”.
Dal 1 luglio la Certificazione verde COVID-19 è valida come EU digital COVID certificate e rende più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.
La Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate nasce su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione europea durante la pandemia di COVID-19.
È una certificazione digitale e stampabile (cartacea), che contiene un codice a barre bidimensionale (QR Code) e un sigillo elettronico qualificato.
In Italia, viene emessa soltanto attraverso la piattaforma nazionale del Ministero della Salute.
Provvedimento utile alle famiglie
“Sono contenta del risultato raggiunto, frutto di un lavoro condiviso – dichiara la deputata Francesca Galizia, prima firmataria dell’emendamento – Come Movimento 5 Stelle, infatti, ci siamo molto adoperati per agevolare i cittadini in questa fase di ripresa, portando avanti un impegno volto a garantire che le famiglie in viaggio negli Stati membri dell’Unione Europea restino unite senza incombere in ulteriori misure restrittive.
Per noi era importante agevolare anche la partecipazione agli eventi ed alle cerimonie dove, al momento, i bambini con soli 2 anni di età vengono sottoposti a tampone.
Grazie all’emendamento approvato oggi – conclude Galizia – vogliamo andare incontro anche agli operatori del wedding, che si vedranno semplificati i protocolli previsti durante i loro eventi, ed ai genitori che potranno evitare di dover sottoporre a test diagnostici i loro bambini troppi piccoli”.