Pubblicità in concessione a Google

«Venerdì scorso 17 aprile, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano ha fatto visita agli immigrati, rimasti nella struttura PalaRicciardi di Taranto, con tanto di cornetti al seguito, scatenando indignazione tra i cittadini.» E’ quanto dichiara Mario Cito, capogruppo per Forza Italia nel Consiglio Comunale di Taranto.

Pubblicità in concessione a Google

«Si tratta – chiede Cito – di un “gesto nobile” da parte del primo cittadino o di “buonismo politico”? Una cosa è certa: è sempre più diffusa la disperazione di numerose famiglie del tarantino che vivono di stenti, cercando di mettere insieme il denaro appena sufficiente alla sopravvivenza e che si ritrovano senza neppure un tetto sotto cui dormire. Perché il sindaco di Taranto Stefano, invece di “donare” cornetti caldi ai profughi, non prende coscienza delle famiglie tarantine che ogni giorno sono in fila dinanzi alla Caritas per un piatto caldo? Don Nino Borsci, responsabile della Caritas di Taranto, dichiarò alla stampa lo scorso anno che il numero degli indigenti tarantini “in fila alla Caritas” era quasi raddoppiato e che si era venuto a creare un vero e proprio “esercito di bisognosi”. Non oso immaginare a distanza di un anno come sia peggiorata la situazione. Non possiamo tollerare tutto questo e, tantomeno, possiamo permettere che Rom ed extracomunitari diano vita ad episodi di violenza inaudita. Proprio mentre il sindaco Stefano regalava cornetti, in corso Italia si verificava una rissa tra nomadi, nel cui scontro un neonato riceveva un pugno. Tutto ciò davanti agli occhi terrorizzati di mamme che accompagnavano i propri figli a scuola.
T

ale episodio è indice dell’assoluto degrado in cui versa da anni la città di Taranto, degrado che mette sempre più in ginocchio i nostri cittadini, costretti a subire le angherie e le prepotenze di extracomunitari che spadroneggiano nelle strade.

Che il sindaco Stefano – conclude Mario Cito – si preoccupi dell’indigenza delle nostre famiglie tarantine piuttosto che dei profughi e dei violenti Rom, spesso muniti di smartphone di ultima generazione. Restiamo in attesa di una risposta del primo cittadino

Pubblicità in concessione a Google