«Di una cosa siamo certi: che in un momento storico importante e delicatissimo per la nostra città come questo non crediamo di averle viste ancora tutte. E purtroppo molte delle cose che accadono, troppe, sono sterili ed inutili passaggi che non hanno una logica, un serio obiettivo ed una ragione plausibile e non solo nello scenario politico amministrativo che, come noto, vede questa Amministrazione ostinatamente a non farsi mancare proprio nulla da questo punto di vista. » Lo dichiarano in una nota congiunta CNA Taranto, Confartigianato Taranto e Confesercenti Taranto in merito ai dispositivi di regolamentazione del traffico automobilistico applicati in alcune strade del capoluogo ionico.
«Leggendo i giornali nei giorni scorsi – prosegue la nota – sembra che, improvvisamente, qualcuno si sia accorto della pericolosità fisica ed economica dei cordoli installati in via Principe Amedeo ed in via Cesare Battisti. Beh ci fa piacere, meglio tardi che mai. Ma questa apposizione di cordoli non faceva forse parte di una più ampia intesa strategica raggiunta da quel “qualcuno” con i rappresentanti comunali per la mobilità, la viabilità, il trasporto urbano ed i parcheggi, poi disattesa? Così ricordiamo di aver appreso dalle ripetute dichiarazioni rilasciate da importanti esponenti territoriali nel giorno di protesta per i cordoli di Via Cesare Battisti. Mentre, ci preme precisare, i cordoli di Via Principe Amedeo erano stati già applicati, in totale anomala sordina, già molto tempo prima. Ed allora a quale gioco si sta giocando e, ripetiamo, come stanno davvero le cose?
Conosciamo il codice della strada e la valenza funzionale delle corsie preferenziali – affermano nella loro nota CNA Taranto, Confartigianato Taranto e Confesercenti Taranto, ma conosciamo molto bene anche la difficilissima e spesso drammatica situazione del nostro tessuto economico. A nostro avviso, ribadiamo, non riteniamo assolutamente strategico e prioritario l’apposizione dei cordoli divisori su quelle strade commercialmente ancora vive. E’ una mazzata non solo dal punto di vista economico ma soprattutto psicologico per quegli imprenditori che continuano coraggiosamente a tenere in piedi le proprie attività. E’ stato più volte ribadito al nostro arzillo ma fluttuante sistema politico Amministrativo di concentrare i massimi sforzi a riqualificare dal punto di vista urbano e commerciale l’intera città, partendo ovviamente dal borgo, simbolo ormai di un fallimento sociale della città. Si doveva iniziare prima da questo e poi passare alla regolamentazione del traffico “preferenziale”.
Ed allora, caro sig, Sindaco, non ci resta che rivolgerci ancora una volta a Lei, come primo cittadino per una semplice domanda: cosa se ne vuol fare dei commercianti e degli artigiani tarantini? Per il momento, faccia togliere quei cordoli, li conservi per un prossimo futuro, quando la situazione economica e sociale, ci auguriamo, lo potrà consentire.
Lei, Sindaco, che si è dimostrato sempre giustamente sensibile alle pesanti problematiche che stanno tuttora attanagliando i lavoratori dipendenti di quelle grandi aziende in crisi del nostro territorio, partecipando e testimoniando di persona la vicinanza e l’attenzione dell’Amministrazione comunale ai lavoratori, la vogliamo questa volta invitare a porre la medesima personale diretta attenzione alle gravi problematiche di un’altrettanta importante categoria di lavoratori autonomi che sono i nostri commercianti ed i nostri artigiani, anche loro pieni di problemi che coinvolgono le proprie famiglie e le sorti delle famiglie dei loro collaboratori. Sono tanti, tantissimi, migliaia di persone. Problemi, Sindaco, che non dipendono soltanto dalla loro responsabilità, ma molto spesso dalla scarsissima attenzione che l’Amministrazione ha dato loro sinora. Non è uno sterile attacco, non servirebbe a nulla. E’ semplicemente una constatazione. Basta verificare i numeri di assessori che puntualmente, a cadenza, si sono succeduti alle attività produttive. Questa volta prenda Lei la situazione in mano, direttamente. Convochi un tavolo con le associazioni maggiormente rappresentative dei due settori economici ( i dati ufficiali e verificati sono disponibili presso la Camera di Commercio) affinché si mettano sul tavolo le problematiche più importanti e prioritarie da affrontare, rendiamo utili questi ultimi 10 mesi del suo mandato. Non è possibile, invece, tirare a campare in questo modo fino alla fine.
Ci aspetta un autunno ed un inverno molto duri da affrontare a livello economico e sociale; serve attenzione, considerazione e soprattutto centrare qualche importante obiettivo – conclude la una nota congiunta CNA Taranto, Confartigianato Taranto e Confesercenti Taranto. Le problematiche sono tante, ma sapremo creare una quadra condivisa. Ci convochi al più presto, convinti che, insieme, saremo certamente in grado di dare un efficace aiuto per il futuro di questa città. I commercianti e gli artigiani lo meritano e soprattutto lo pretendono, a giusta ragione.»