«Hanno avuto termine i primi lavori di restauro dell’antico Convento dei Cappuccini destinato a Museo della Civiltà Rupestre, centro congressi e struttura ricettiva». Ad annunciarlo è l’Ass. ai Lavori Pubblici del Comune di Grottaglie geom. Alfonso Annicchiarico.
«I lavori – continua Annicchiarico in una nota – progettati e diretti dall’Arch. Giovanni Manigrasso – hanno riguardato il consolidamento ed il restauro della chiesetta e di parte dei soli ambienti dell’antico convento destinati a museo della civiltà rupestre e centro congressi posti al piano primo, rinviando i lavori della restante parte del convento, quella destinata a struttura ricettiva, al recupero di nuovi finanziamenti.
L’intervento, prosegue l’Ass. Annicchiarico, è stato finanziato per € 1.300.000,00 con fondi FERS Puglia 2007/2013 assegnati al nostro Comune nell’ambito dell’Area Vasta Tarantina a valere sull’Asse IV Misura 4.2 e per €. 112.000,00 con fondi comunali. A breve saranno aggiudicati ulteriori lavori, a completamento del primo stralcio funzionale ultimato, che riguarderanno il recupero del chiostro ed il completamento di alcuni ambienti posti al piano secondo. Detti nuovi interventi per l’importo di circa € 221.000,00 sono stati finanziati per un importo di circa €. 133.000,00 con le economie di gara conseguite nell’ambito del primo intervento e per la residua somma con fondi comunali.»
Il Sindaco, Avv. Ciro Alabrese esprime soddisfazione per il risultato raggiunto – «Con il completamento dei primi lavori di restauro eseguiti, riconsegniamo ai cittadini uno dei luoghi più suggestivi presenti sul nostro territorio posto sul bordo della Gravina del Fullonese che ha rappresentato il primo insediamento dei monaci Cappuccini nell’anno 1546, per poi essere utilizzato nel 1872 a ricovero per mendicanti e prima di essere definitivamente abbandonato nel 1901 a sede di Istituto provinciale di beneficenza.
Grazie all’impegno – continua Alabrese – profuso dall’Amministrazione Comunale e al personale dell’Ufficio Tecnico Settore LL.PP. detta importante struttura torna a essere fruibile, anche se solo in parte, proponendosi come un importante contenitore della storia e della cultura della nostra comunità».