«Il recente workshop su Tempa Rossa voluto e organizzato dalla joint venture formata da Total, Shell e Mitsui Italia al fine di approfondire alcuni aspetti della questione ed allo stesso tempo aprire il dibattito alle realtà che si oppongono al progetto, ha avuto sicuramente il merito – al di là degli esiti effettivi della discussione – di affrontare una tematica molto delicata attraverso lo strumento del confronto pubblico e democratico. » E’ quanto afferma un comunicato di Confindustria Taranto, che prosegue: «Si tratta infatti – e senza tema di smentita – dell’unico metodo possibile per giungere ad una visione quanto più esaustiva e corretta di una questione che coinvolge trasversalmente istituzioni, associazioni, cittadini: un metodo da applicare anche in altre circostanze e comunque in tutti i casi in cui i pareri e le conseguenti decisioni non convergono e, salvo appunto confronti diretti, rimangono distanti e divergenti, con grande nocumento per la crescita del territorio, “inceppata” da nodi in perenne attesa di scioglimento.
La questione, tuttavia – prosegue Confindustria, richiede ancora un’analisi che vada oltre i pur approfonditi interventi che hanno caratterizzato l’evento di qualche giorno fa. Mancano infatti ancora elementi essenziali affinchè le posizioni in campo, rimaste pressochè invariate e quindi radicalizzate nelle rispettive valutazioni, possano trovare punti di convergenza davvero utile al dibattito. Riteniamo pertanto auspicabile – e allo stesso tempo urgente – avviare al più presto un altro, e in qualche modo risolutivo, confronto fra le parti che possa far fronte alle perplessità che ancora non hanno trovato risposta.
Opportuno sarebbe anche – aggiunge il comunicato di Confindustria Taranto, in questo senso, un maggiore coinvolgimento delle istituzioni cittadine finora escluse – gioco forza – dal dibattito, come è nel caso della Provincia di Taranto, tornata sulla scena istituzionale, come è risaputo, dopo un anno e mezzo di vacatio amministrativa.
E’ pertanto auspicabile che dall’ente, le cui competenze vanno, fra le altre, dalla tutela ambientale al controllo delle emissioni atmosferiche, dallo sviluppo economico al mercato del lavoro, arrivino precisi segnali in ordine ad una visione prospettica del progetto: quali le ricadute, quali gli eventuali benefici sul territorio o, di contro, le valutazioni di segno negativo che l’amministrazione individua nella realizzazione di Tempa Rossa, le cui caratteristiche e peculiarità appaiono ad oggi maggiormente definite rispetto alle fasi preliminari dell’iter complessivo.
Al di là, come ribadiamo, di ogni valutazione del confronto già avvenuto, e in attesa degli incontri che si organizzeranno – conclude Confindustria Taranto, riteniamo infatti – e auspichiamo fortemente – che la città possa esprimersi pienamente attraverso tutte le sue componenti fondamentali: ecco perchè il giudizio di un ente locale come la Provincia, pur non configurandosi come parere vincolante, assume – ancor di più all’avvio di un nuovo corso della sua storia – una valenza per il territorio fondamentale.»