«Sono tutti pazzi per il cake design e le torte d’autore. Ormai è un fiorire di corsi, libri, eventi, concorsi e portali dedicati all’arte di fare e decorare le torte. E la schiera degli appassionati cresce. Di pari passo, purtroppo, con un mercato la cui espansione sembra ormai a tutto vantaggio dei privati che, apprese le tecniche durante i corsi, realizzano i dolci decorati nella cucina della propria abitazione e li vendono grazie al passaparola.» Il segretario provinciale di Confartigianato, Fabio Paolillo, mette in guardia contro i pasticceri abusivi ed improvvisati che, seguendo la moda del momento, non rispettano le regole e mettono a rischio la salute degli incauti clienti.
«Avevamo lanciato l’allarme già qualche tempo fa – scrive Paolillo – ma il fenomeno non accenna a diminuire, anzi, il business dei pasticceri ‘casalinghi’ che propongono torte e dolci attraverso i social network, volantini, bigliettini da visita, passa parola, sembra essere sempre più fiorente. I Pasticceri di Confartigianato Taranto intendono mettere in guardia i consumatori.
La situazione non è più sostenibile ed i pasticceri associati intendono intervenire per promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione presso i consumatori che, attratti da prezzi apparentemente più convenienti rispetto a quelli praticati da un produttore ‘regolare’, non sono consapevoli dei rischi che corrono.
La situazione è estremamente delicata – spiega il segretario provinciale di Confartigianato, Fabio Paolillo, perché, nel caso specifico, il privato non solo evade le tasse, ma mette a rischio la salute delle persone: non opera in locali autorizzati, nei quali vige l’obbligo del rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie, e non fornisce alcuna informazione sulle materie prime utilizzate, sui tempi di preparazione e lavorazione e sulla scadenza del prodotto. Mentre le pasticcerie, sottoposte a continui controlli da parte delle autorità competenti, sono tenute a dichiarare ingredienti, data di preparazione e scadenza.
I pasticceri regolarmente iscritti come impresa, così come tutte le imprese del settore alimentare, devono attenersi a normative molto rigide di tutela dell’igiene nella lavorazione e nella conservazione dei prodotti e sono controllati dalle autorità sanitarie.
Così come tutte le imprese artigiane e le piccole imprese, l’impresa di pasticceria deve ottenere specifiche autorizzazioni per poter operare, dimostrando la propria capacità professionale, paga le tasse e rispetta le normativa sull’Ambiente e la sicurezza, facendo corsi e lavorando in ambienti giudicati idonei dall’autorità sanitaria.
Chi fa torte a casa sua e poi le vende pratica quindi una forma di concorrenza sleale e sfugge a ogni tipo di controllo igienico – sanitario su ciò che fa e sulle condizioni del luogo dove opera, oltre a eludere totalmente il fisco.
Non è in discussione, naturalmente – chiarisce Paolillo – , la figura del cake designer. Conosciamo ottimi professionisti, che spesso collaborano con i nostri pasticceri per la realizzazione di torte richieste per occasioni speciali, come i matrimoni o i battesimi. Le loro competenze sono importanti.
Ciò che le imprese contestano, è la crescita di un mercato abusivo in questo segmento. Secondo i dati dell’Ismea, il settore della pasticceria e della biscotteria, nonostante il calo dei consumi alimentari registrata seppure piccole variazioni percentuali positive per cento a livello nazionale (+2%). C’è quindi spazio per lo sviluppo di un’economia sana, per imprese e lavoratori in regola.
Per questo – annuncia Paolillo – stiamo realizzando una locandina molto esplicativa che sarà esposta nelle pasticcerie della nostra zona, oltre a segnalare la situazione e le irregolarità alle autorità competenti affinchè vengano identificati e denunciati gli abusivi.
Con questa campagna di sensibilizzazione i pasticceri della Confartigianato invitano le persone che acquistano dolci o altro on line o attraverso il passaparola di verificare che si tratti di vere e proprie aziende, autorizzate e controllate, prima di mangiare qualche cosa che potrebbe riservare brutte sorprese, e sono già diversi i casi di intossicazione verificatisi nella provincia di Taranto per essersi rivolti al fai da te abusivo della pasticceria.»