Un mercato nuovo per i prodotti agroalimentari e un ruolo di primo piano per Taranto e la Puglia.
Guardando al Bacino del Mediterraneo e anche oltre, verso Oriente e i Paesi del Golfo Persico. E’ questo lo scenario che sarà al centro del convegno “Opportunità del mercato Halal per le produzioni agroalimentari italiane con il supporto del sistema logistico e della finanza”, che si terrà domani mercoledì 14 settembre presso la Fiera del Levante di Bari, padiglione 110, a partire dalle ore 10.
Attorno a questa prospettiva si confronteranno il ministro delle Politiche Agroalimentari Maurizio Martina e quello dello Sviluppo economico Carlo Calenda, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, gli assessori regionali Loredana Capone e Leo Di Gioia, il rettore dell’Università di Bari Antonio Uricchio, il presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro Ambrosi, il presidente di Halal International Authority Sharif Lorenzini e il presidente di Confagricoltura Taranto, Luca Lazzàro, che farà anche da moderatore.
Il mercato dei prodotti Hahal, cioè “leciti” dal punto di vista della religione e della finanza islamica, offre una possibilità interessante per dimensioni (2 miliardi gli islamici nel mondo, 50 milioni in Europa) e per percentuali di crescita (il 20% in media, con punte del 40 negli Emirati Arabi). Solo in Italia questo mercato potenziale vale 5 miliardi di dollari l’anno. Naturalmente si tratta di prodotti che hanno bisogno di rigidi disciplinari di produzione e confezionamento attraverso i quali è possibile ottenere le certificazioni che li rendono esportabili nei Paesi di fede islamica. Capire come funziona il mercato Halal e quali sono le difficoltà tecniche da superare può essere anche l’occasione per lanciare un “ponte”, commerciale e culturale, tra Occidente e mondo islamico.
Non solo. L’obiettivo è soprattutto quello di puntare su Taranto come hub euro-mediterraneo per i prodotti agroalimentari, a partire proprio da quelli orientati al mercato Halal. In una ottica, però, capace di guardare al rilancio del Sistema Puglia e di coinvolgere Camere di Commercio e Università di Bari.