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Cibi sani e diritti per uscire dalla povertà. E dalla crisi, che spesso ne diventa insidioso presupposto: anche nella cosiddetta società dell’opulenza.

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La Giornata mondiale dell’alimentazione 2015, presentata stamane nella sede di Confagricoltura Taranto, affronta così, di petto e senza troppi fronzoli, il tema cruciale su cui la Fao ha puntato l’attenzione: “Protezione Sociale e agricoltura per spezzare il ciclo della povertà rurale”.
«Un’occasione straordinaria», hanno rimarcato Luca Lazzàro (presidente Confagricoltura Taranto), Lucia Cavallo (vicepresidente di Confagricoltura Taranto) e Carmine Carlucci (presidente Comitato Qualità della Vita Taranto), per «richiamare l’attenzione della Comunità internazionale e di quelle locali sulla funzione fondamentale svolta dalla protezione sociale nella lotta alla fame e alla povertà. Su questi temi c’è l’impegno dell’Istituzione scolastica, del mondo dell’associazionismo e delle associazioni di categoria come Confagricoltura». «Vogliamo attirare l’attenzione – ha sottolineato Carlucci – della Scuola sui problemi legati all’alimentazione, gli sprechi e la povertà, che toccano in modo sensibile anche Taranto, che ha diverse mense dei poveri piene di ospiti». «Come Confagricoltura – ha aggiunto Lazzàro – siamo impegnati nel campo della ricerca e del valore sociale, ambientale e salutistico delle nostre produzioni puntando, in particolare, a modernizzare e innovare il settore agricolo e affrontando con serietà e senza pregiudizi temi come gli Ogm, lasciando perciò spazio alla ricerca, così come fatto opportunamente all’Expo di Milano».

La vicepresidente Lucia Cavallo ha quindi sottolineato l’importanza di stimolare le sensibilità dei consumatori, grandi e piccoli: «Prima che agricoltori siamo anche consumatori, ed è perciò interesse di noi tutti promuovere una vera e propria educazione alla sana alimentazione, che parte dalle famiglie e dalle loro sensibilità che, ovviamente, riguardano da vicino soprattutto i bambini E’ nostro compito portare questo messaggio alle famiglie rendendole più consapevoli rispetto a questioni così importanti. Per questo vogliamo e crediamo che la giornata mondiale dell’alimentazione debba essere l’inizio di un percorso virtuoso e non una semplice celebrazione».
Questioni, idee e strategie che si innestano perfettamente sulle finalità perseguite dalla Fao, secondo la quale “i programmi di protezione sociale possono aiutare ad incrementare le rendite delle piccole aziende agricole. Questi possono, inoltre, risultare più efficaci se supportati da interventi complementari come il miglioramento della qualità del suolo, della gestione delle acque, della connettività tra i mercati, della capacità di stoccaggio, e dell’accesso a mezzi di produzione agricola di maggior rendimento”.

Il campo d’applicazione è quindi molto ampio e si sostanzia in programmi di assistenza e assicurazione sociale oltre che in programmi per il mercato del lavoro. In assenza dei quali e, in particolare, “quando nella società vengano a verificarsi condizioni generali di crisi, le famiglie povere – con un già limitato accesso a risorse e servizi – sono continuamente esposte al rischio concreto di precipitare nella più completa indigenza e nella fame. La protezione sociale in questi casi è di fondamentale importanza, fornendo a chi ne ha bisogno adeguato sostegno – non esclusivamente economico – e difesa, pur nel breve termine, dalla carenza di cibo e dalla povertà assoluta. Inoltre, stimolando la produzione, offre in genere una maggiore stabilità di reddito, permettendo di gestire in modo meno traumatico eventuali criticità e contribuendo a ridurre povertà e insicurezza alimentare, anche nel lungo termine”.

Sono in particolare questi alcuni dei motivi per i quali la FAO ha intensificato i propri sforzi diretti ad agevolare i Governi e suoi partner nell’integrare la protezione sociale nelle strategie e nelle politiche nazionali. Una prospettiva che secondo Confagricoltura Taranto ben si collega al dibattito culturale in corso ad EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, al tema dell’educazione alimentare e dell’educazione allo sviluppo sostenibile – secondo i criteri di sostenibilità ecologica, sociale ed economica – e ovviamente ai valori iscritti nella Carta di Milano (compresa quella, più specifica, riguardante i bambini), uno «strumento di cittadinanza globale per affermare il diritto al cibo come diritto umano fondamentale».

Importante, a riguardo, l’esperienza concreta dell’agricoltura di Terra Jonica su cui si concentrerà il confronto tra addetti ai lavori ed esperti all’interno della giornata-evento che sarà celebrata nella sede del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari il prossimo venerdì 16 ottobre 2015 (ex Convento San Francesco, via Duomo – Taranto – ore 10). All’evento di Taranto, dopo il saluto  di Bruno Notarnicola (direttore Dipartimento Jonico) e di Riccardo Pagano (delegato per Taranto del rettore dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”), interverranno Anna Maria La Neve e Carmine Carlucci (Comitato Qualità della Vita Taranto), Laura Costantino (docente di Diritto, Dip. Jonico), Nicolò Giovinazzi (presidente Giovani Confagricoltura Anga Taranto), Paolo Marangi (agrotecnico), Laura Presicci (alimentarista), Gianluca Buemi (presidente Ordine degli Agronomi della Provincia di Taranto) e Antonio Fornaro (storico). Infine, le conclusioni saranno affidate a Lucia Cavallo, vicepresidente di Confagricoltura Taranto.

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