«Il Comitato è stato in silenzio fino ad oggi per non entrare nei meandri del discorso politico dovuto al referendum.» Comincia così la nota del “Comitato in difesa dell’Ospedale San Marco”, che fa il punto sulla situazione del nosocomio grottagliese dopo le ultime decisioni a livello regionale.
«All’indomani del terzo Piano di Riordino dell’Amministrazione di Michele Emiliano – prosegue la nota del Comitato, notiamo che ciò che rimane del San Marco di Grottaglie, secondo i piani del Governatore, sono la geriatria, la lungodegenza e la riabilitazione: il nostro nosocomio si trasforma in cronicario della zona ionica. Sorge spontaneo chiedere sia al Presidente che ai politici locali come mai Grottaglie era stato dichiarato pericoloso, perché privo di rianimazione e al contrario un ospedale come quello di Martina Franca, ad oggi ancora senza rianimazione viene portato a Primo livello e per di più viene considerato facente parte del POC. I 24 posti di Ostetricia e Ginecologia sottratti al San Marco sono passati all’Ospedale di Manduria, con la postilla che tra tre anni comunque questo Ospedale sarà chiuso.»
La nota del “Comitato in difesa dell’Ospedale San Marco” prosegue contestando tanto le scelte fatte da Michele Emiliano che l’operato di alcuni politici locali, chiedendo conto anche al Sindaco di Grottaglie del silenzio seguito alla lettura dell’ennesima versione del Piano di Riordino.
«Intanto – conclude la nota del “Comitato in difesa dell’Ospedale San Marco” – tutti i sindacati si riuniranno sotto la presidenza regionale per manifestare contro lo scempio del Piano di Riordino, ci saranno anche altri Comitati, tutti a chiedere le dimissioni dell’Assessore alla Sanità Emiliano. Il ritrovo è alle 9,30 sotto la presidenza regionale.»