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«Nel periodo caldo di campagna elettorale la maggior parte dei candidati ha fatto propria la bandiera dell’Ospedale San Marco, millantando l’interesse nei confronti del Nosocomio grottagliese nonché incontri personali con il Direttore Generale dell’Asl di Taranto, il Dott. Rossi.» Lo dichiara in una nota il “Comitato in difesa dell’Ospedale San Marco” di Grottaglie.

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«Certo è – prosegue la nota del Comitato – che il 26 Aprile si è riunita la Terza Commissione Sanità presieduta dal Sig. Enzo La Corte alla quale è stato invitato il Dott. Rossi, mentre è mancato l’invito al nostro Primo Cittadino Avv. Ciro Alabrese, il quale è l’unico che rappresenta ad oggi Grottaglie e le sue esigenze essendo alla data odierna il Sindaco del Paese. Il Presidente del Comitato, la Sig.ra Erario, ha ricevuto l’invito solo tramite telefonata personale del Consigliere Ing. Ciro Gianfreda, il quale si è dimostrato l’unico interessato alla presenza di una delegazione del Comitato. In Commissione ha chiesto e ottenuto la parola il Dott. Attilio Pignatelli, mentre al Presidente del Comitato non è stata data la possibilità, in seno alla Commissione, di parlare con il Dott. Rossi e addirittura, la stessa, è stata azzittita dal Sig. la Corte. L’unico che ha chiesto di poter ascoltare il Comitato è stato lo stesso Gianfreda.Tuttavia, la Sig.ra Erario, con la delegazione, ha avuto la possibilità di conferire con il Direttore in separata sede, ponendo allo stesso delle domande sul futuro del San Marco. Rossi ha ribadito che è un’“opportunità” per Grottaglie far diventare il San Marco un Centro di riabilitazione a 40 posti letto e che è una scelta della Regione Puglia, la quale decide per il riordino sulla base di esigenze finanziarie. Ma noi chiediamo al Direttore: la scelta è di Emiliano, ma Lei non si pone delle domande prima di apporre la Sua firma sugli atti esecutivi?

I documenti del riordino, portati da Rossi, sono nelle mani anche del Comitato e dagli stessi si evince che Primari del Sant.ma Annunziata, che dovrebbero essere anche Primari del San Marco, hanno firmato per l’Ostetricia in h. 12. Ma questi Primari a quale titolo rivestono questo ruolo? Non sono né Direttori di Dipartimento, né tantomeno sono vincitori di Concorso su Taranto.
Per di più, chi ha firmato per il ridimensionamento dell’Ostetricia del San Marco, quale Dott. Emilio Stola, non è mai entrato in reparto a constatarne lo status e l’efficacia.

Il Comitato – prosegue la nota – chiede al Dott. Rossi: date le ristrettezze economiche in cui versa la Regione Puglia, sempre a detta dello stesso, dove troveranno i 4 milioni di euro necessari per aprire l’Ostetricia a Manduria?
Per la spending review questa spesa non è fattibile, quindi, perché non incentivare e trasferire una risorsa in più in un reparto già esistente e funzionale, come quello del San Marco, invece che aprirne uno nuovo in un Ospedale che contava prima della chiusura dell’Ostetricia solo 150 parti l’anno?

Caro Direttore – incalza la nota del Comitato in difesa dell’Ospedale San Marco, si ponga qualche domanda, del tipo: come mai una siringa in un’Ospedale del Nord costa 4 volte in meno rispetto alla stessa siringa in un’Ospedale pugliese? Cogliamo l’occasione per ricordare a tutti i politici di Grottaglie che quando noi del Comitato parliamo di Salute e dell’Ospedale, siamo al di fuori di ogni corrente politica.

Aspettiamo ancora quanto promesso sul palco dal candidato Sindaco Ciro d’Alò riguardo all’esposto nei confronti della Direzione Sanitaria di Taranto, nonostante ciò d’Alò non ha mancato di chiedere al candidato Pierluigi Di Palma cosa avesse fatto a Roma. Non guardiamo quello che fanno gli altri, piuttosto preoccupiamoci di chiederci cosa stiamo facendo noi per l’Ospedale del nostro Paese. Domanda, questa, rivolta a tutte le forze politiche, che dovrebbero essere più ferme nelle loro richieste riguardanti il San Marco.

Basta con questo servilismo! – conclude la nota del in difesa dell’Ospedale San Marco. Abbiate fermezza e dignità, perché siamo dalla parte della ragione. I nostri medici e tutti gli operatori sanitari lavorano dando il massimo e non vogliono medaglie o riconoscimenti politici; non chiedono poltrone al Palazzo di Città, vogliono solo lavorare in pace e con tranquillità.

Il Direttore Rossi si è detto disponibile per un incontro con tutta la cittadinanza, per quel giorno speriamo che il Presidente Emiliano possa farci l’onore di partecipare alla discussione.»

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