Un tempo “fare 13” significava aver avuto un notevole colpo di fortuna. Oggi le schedine del Totocalcio non si giocano più, ma il modo di dire è rimasto.
Chiara Patronella, grottagliese di nascita e padovana d’adozione, con il suo disco solista “Come le rondini” ha fatto 13, e non solo perché tante sono le tracce contenute nell’album, ma anche perché la stessa realizzazione del disco testimonia di una scommessa vinta, essendo il frutto di un progetto portato avanti con caparbia passione, insieme ai tanti altri che vedono Chiara coinvolta come musicista.
Un lavoro eclettico e sfaccettato, come l’anima di Chiara, in cui si alternano tracce cantate in italiano ed altre in dialetto grottagliese: “Con le mie canzoni voglio portare Grottaglie in tutto il mondo”, ha spiegato Chiara nel suo concerto di ieri sera, a testimonianza di un legame solido e sentito nonostante la distanza fisica che a volte c’è tra lei e le ‘nchiosce natie.
Grandi storie, deliziose poesie (“Pètalo a mari”, “Settembre”), racconti di un quotidiano nostalgico (“Canta Marì”), dolorose testimonianza di drammi che ancora insanguinano il nostro oggi (“Di bianco all’altare”, “Come le rondini”, “Sul fronte”) cantati con una base musicale essenziale quanto intrigante (Porcellana”), con strumenti geograficamente lontani e passionalmente vicini al nostro Sud (“Primo inizio”) , altri più tradizionali (“Le virtù della comare”) ed altri ancora meno frequenti da ascoltare in un disco pop (“Una regina”).
“Come le rondini” è tutto questo e molto di più, un disco che racconta dell’artista e della persona, delle sue speranze e dei suoi desideri, del suo ieri e del suo domani, da sola e con i suoi tanti compagni d’avventura. In chiusura una canzone come “Senza paura”, che è forse il distillato più autentico di questo lavoro, con la sola voce di Chiara, cantata in dialetto, con quello che è un vero e proprio invito ad andare avanti nella propria vita perché – come direbbe la Rossella O’Hara di “Via col vento”, domani è un altro giorno, e siamo sicuri che – viste le premesse – il domani di Chiara non potrà che essere luminoso e coinvolgente come le sue canzoni.