Oggi il detto “chi fa da sé, fa per tre” non trova riscontri, soprattutto se parliamo dei business e dei mercati da affrontare: le aziende sono gioco forza costrette a legarsi ad uno o più partners per poter aggredire i propri mercati di riferimento e per poter pensare di investire in settori che necessitano di un appoggio in più.
Ma questa logica di networking non è mai semplice da metabolizzare: chi ci assicura che un certo partner si rivelerà affidabile? E chi ci dice che un fornitore lo sia altrettanto? Quando poi parliamo dei clienti, lì si apre una vera e propria voragine di certezze: pagheranno? Non pagheranno? E dopo quanto tempo rispetteranno i termini dell’accordo? Ecco perché esistono alcuni elementi da tenere d’occhio per misurare la loro affidabilità.
La visura camerale per misurare l’affidabilità
L’affidabilità di un cliente, così come quella di un eventuale partner commerciale, può essere innanzitutto valutata richiedendo una visura camerale sulla persona fisica, che contiene tutte le informazioni ed i dati su una certa persona: include, per fare un esempio, i dati anagrafici ed eventuali partecipazioni o quote all’interno di una o più società. Fra l’altro, questi strumenti sono molto utili perché consentono di controllare la presenza di eventuali protesti o eventi registrati in conservatoria: cosa che vi permette di valutare l’attendibilità di un potenziale cliente.
Scavare nel passato per valutare un cliente
La regola, quando si parla di possibili clienti, è scavare nel loro passato per portare alla luce quei famosi “scheletri nell’armadio” che potrebbero accendere più di una lampadina di allerta. I protesti, ad esempio, sono utili per capire quale sia la motivazione alla base di un mancato pagamento da parte di quella persona. Inoltre, è anche importante imparare a valutare il fatturato dichiarato da quell’individuo seguendo una costante negli anni, così da comprendere la solidità della sua situazione finanziaria, e l’eventuale presenza di beni mobili o immobili sui quali rivalersi nel caso di un mancato pagamento.
Affidabilità del cliente: quanto conta il rating aziendale?
Fra i tanti aspetti da valutare, ce n’è uno in particolare che può essere richiesto alle agenzie di settore specializzate, e che consente di far luce su tante cose: questo fattore è chiamato rating aziendale, e si tratta di un vero e proprio parametro di valutazione che mostra – lungo una linea temporale – la capacità di un imprenditore di saldare i suoi debiti in tempo. Bisogna comunque mettere in conto che agenzie e banche effettuano questa misurazione prendendo in considerazione fattori diversi, dunque spesso il risultato può variare di molto, ma viene sempre giustificato da chi effettua il calcolo.