«Il sindaco Ippazio Stefano dimostra, ancora una volta, di non conoscere la città e i suoi problemi.» Lo dichiara il consigliere comunale di Taranto, Mario Cito.
«Nei giorni scorsi – afferma Cito – abbiamo appreso della sua entusiastica volontà di accettare che il porto di Taranto venga trasformato in un hub per l’accoglienza dei migranti, così come pensato dal governo, e il primo cittadino ha sottolineato come per lui questa sia una “scelta perfetta”. È del tutto evidente che il sindaco non abbia ben compreso la gravità di una simili ipotesi e non si renda conto di quali potrebbero essere i contraccolpi per la città, soprattutto sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ci risulta, infatti, che nei giorni scorsi ben due risse fra extracomunitari sono scoppiate al rione Tamburi, entrambe in via Galeso. La prima davanti ad un noto supermercato, l’altra davanti ad una scuola. Una spia d’allarme che dovrebbe far preoccupare qualsiasi amministratore che abbia veramente a cuore le sorti della città e dei suoi concittadini e invece leggiamo sulla stampa che Stefano ha scritto a vigili del fuoco, protezione civile, aziende di trasporto e persino all’Amiu, per preparare al meglio l’accoglienza dei migranti. Conosciamo questa sua singolare ed inutile vocazione a scrivere lettere, ma forse il sindaco farebbe bene ad occuparsi di più dei problemi dei tarantini, a cominciare dalla pulizia delle stradee dall’efficienza dei mezzi di trasporto. Servizi, questi, che meriterebbero molto più di una letterina da parte del primo cittadino. Ma quel che più sconcerta è la facilità con la quale Stefano si dice disponibile a trasformare Taranto in un porto per accogliere i migranti. Ma non si accorge della povertà che dilaga a Taranto? Non si accorge della massa di disoccupati e delle famiglie tarantine che non sanno dove e cosa mangiare? Non si accorge delle tante saracinesche abbassate che stanno trasformando Taranto in una città fantasma? Ma dove vive il sindaco per mettere in cima alle sue preoccupazioni i migranti senza prima pensare ai suoi stessi concittadini?
Qui non si tratta di essere razzisti – afferma Mario Cito, ma di affrontare una realtà drammatica con capacità di risolvere i problemi. Con la preannunciata invasione di migranti, Taranto rischia di trasformarsi in un campo di battaglia dove si combatteranno guerre tra poveri. Una situazione esplosiva, anche sotto il profilo igienico-sanitario. Questa città avrebbe bisogno di tutto, a cominciare da posti di lavoro e invece abbiamo un sindaco che pensa di spendere i nostri soldi per l’accoglienza ai migranti, altra gente disperata la cui presenza di certo non agevolerebbe la risoluzione dei problemi della città. Stefano, invece di farsi mettere i piedi in testa dal governo Renzi per queste scelte scellerate che stanno distruggendo Taranto, dovrebbe battere i pugni sul tavolo e pretendere finanziamenti e posti di lavoro per i tarantini, unica strada per risollevare le sorti della nostra città.
Abbiamo invece un sindaco – conclude Cito – che ai tarantini non pensa affatto ma che si preoccupa più di accogliere i migranti. Questa è irresponsabilità politica e dimostrazione di non capire nulla di quello che sta accadendo a Taranto ormai da troppi anni a questa parte.»