La Cisl Taranto Brindisi ed il Coordinamento Cisl territoriale Ilva Appalto Indotto, sostengono le ragioni dello sciopero di Fim Fiom Uilm ioniche, proclamato per le ultime 4 ore del primo turno del 14 luglio c.m. con presidio di lavoratori presso la Prefettura, in occasione della venuta a Taranto della Commissione Ambiente degli europarlamentari (Envi).
«Nell’iter di conversione in legge dell’ultimo Decreto-Ilva – si legge in un comunicato della organizzazione sindacale, Governo e Parlamento assumano i contenuti della Piattaforma rivendicativa di Fim Fiom Uilm, con riferimento, innanzitutto, all’ambientalizzazione dello stabilimento siderurgico ionico, senza che siano modificati né ridotti gli interventi previsti nel piano A.I.A. approvato il 26 ottobre 2012.
Inoltre, Cisl Taranto Brindisi ed il Coordinamento Cisl territoriale Ilva Appalto Indotto concordano sulla rivendicazione che il Piano ambientale debba essere valutato nella sua correlazione con gli impianti da mettere in marcia, nonché con il sistema di salute e sicurezza dentro e fuori la fabbrica e con l’intero sistema sanitario territoriale.
Non per ultimo – conclude il comunicato sindacale, Cisl Taranto Brindisi ed il Coordinamento Cisl territoriale Ilva Appalto Indotto sostengono la necessità che venga sancito il principio del rapporto preventivo di conoscenza e di confronto negoziale – con riferimento al Piano industriale – tra OO. SS. e nuovo soggetto societario e al fine determinare la sostenibilità sociale dell’intero processo di acquisizione del Gruppo Ilva, che vengano previste misure di salvaguardia occupazionale (clausola sociale) per tutti gli attuali lavoratori dipendenti diretti, dell’appalto e dell’indotto Ilva.»