Nel corso di una recente riunione tenutasi presso la Casa circondariale “Carmelo Magli” di Taranto tra la direzione dell’istituto e le rappresentanze sindacali, la delegazione della Fns (Federazione Nazionale della Sicurezza) Cisl ha prioritariamente riproposto i temi della persistente carenza numerica del personale, rimarcando il senso di responsabilità sempre e comunque manifestato in questa sede dai lavoratori della Polizia.
«Parlare di collasso dell’Istituto a causa delle ultime ferie estive fruite dal personale – hanno sostenuto Crescenzio Lumieri ed Erasmo Stasolla, rispettivamente segretario generale Fns Cisl Puglia Basilicata e segretario generale aggiunto Fns Cisl Taranto Brindisi – in quanto era negata da un canto qualsiasi forma organizzativa del servizio mentre dall’altro si sono aggiunte assenze a vario titolo, appare davvero fuori luogo; in tutti i casi si ribadisce la netta contrarietà a ridurre le giornate di ferie spettanti ai lavoratori, in quanto ciò configurerebbe una inaccettabile mancata applicazione dei principi contrattuali.»
Altrettanto decisa, da parte dei rappresentanti Fns Cisl, la formalizzazione della presa di distanza dalle dichiarazioni di chi aveva teorizzato l’improbabile fuga di personale della Polizia Penitenziaria dalla Casa Circondariale di Taranto, tramite domande di trasferimento o distacco.
«E’ stato prodotto un gratuito allarme sociale e, soprattutto, è stato indirizzato un pericoloso messaggio alla popolazione detenuta circa la loro capacità di sopraffazione nei confronti dei poliziotti penitenziari in servizio presso questa sede – hanno denunciato Lumieri e Stasolla. Siccome la Fns Cisl ritiene che il personale svolga 365 giorni all’anno il proprio dovere mantenendo fermo il presupposto del giuramento attuato al momento dell’assunzione al fine di servire lo Stato e consapevole anche dei rischi dell’attività lavorativa tali dichiarazioni sono state inopportune e lesive della dignità del personale che opera nella sede di Taranto.»
Alla direzione dell’Istituto la Fns Cisl ha, infine, chiesto di rendere note, in un prossimo incontro, quali iniziative di tutela l’Amministrazione penitenziaria intende intraprendere negli interessi del personale.