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L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel 1999, rese istituzionale il 25 novembre la giornata contro la violenza sulle donne, in ricordo del terribile assassinio delle tre sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa avvenuto nel 1960 durante il regime dominicano, invitando con tale scelta i governi, le organizzazioni e i media di tutto il mondo a sensibilizzare la società sulla violenza di genere.

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Lo ricorda una nota della segreteria della CISL di Taranto e Brindisi, che prosegue: «Siamo ancora, in questo 2016, nel vivo di un percorso che è ancora lungo, pieno di ostacoli, di insidie come l’assuefazione, di modi di essere nel chiuso delle proprie case e nei luoghi quotidiani della socialità dove è necessario ancora combattere in attesa di un cambiamento culturale che porti a guardare alle donne come a cittadine di seconda classe.
Occorre alimentare il pieno rispetto della persona ed anzi valorizzare il ricco patrimonio di sensibilità e di forza che proprio le donne sono in grado di far convivere in se stesse.

Ma non sarà possibile alcun processo di emancipazione né di liberazione delle donne, tanto nelle situazioni di lavoro ove esistente, quanto nelle famiglie e nella società in generale, senza una trasformazione radicale degli attuali rapporti uomo – donna. Ecco, perché – rimarca la nota della Cisl Taranto Brindisi, è giusto implementare progetti di sostegno alla presa di coscienza dei diritti civili, alimentando buone pratiche e sostenendo la contrattazione di secondo livello, sui territori e nella vita quotidiana con la contrattazione sociale.

Indicatori segnalano come la violenza sulle donne sia una violenza presente anche nella nostra realtà meridionale e territoriale ma resta sottaciuta, nascosta addirittura ai nostri contatti quotidiani, eppure essa non è un fatto privato ma ci riguarda tutti.
Crediamo siano indispensabili sia il ruolo educativo della scuola, di tutte le agenzie formative, dell’ambito familiare che politiche sociali improntate all’ascolto e all’accoglienza per consentire a quante siano vittime della violenza di genere di guardare al proprio futuro con la speranza di chi vuole scommettere di nuovo sulla propria felicità, senza più vincoli violenti.

La Cisl Taranto Brindisi – conclude la nota – si unisce all’iniziativa del Coordinamento Nazionale Donne Confederale nazionale ed incoraggia le donne vittime di violenza ad uscire dall’ombra, anche per dare coraggio a quante sono resistenti a denunciare i maltrattamenti subiti e per fare in modo che i corpi e le menti di tutte donne smettano finalmente di essere campi di battaglia grazie al giusto valore della dignità ritrovata

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