“Abbiamo ottenuto un impegno formale del direttore generale Asl, Stefano Rossi, innanzi al prefetto di Taranto, dottor Umberto Guidato, e trascritto in un verbale che ci verrà consegnato, con il quale il dirigente ha assicurato che, entro la fine di settembre, il pronto soccorso e il reparto ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Marco di Grottaglie saranno riaperti. Questo impegno formale è la prova, che l’ospedale rappresenta un punto di eccellenza per il territorio. Ora andremo a discutere a Bari con la Regione la revisione del Piano di riordino ospedaliero”. Il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, riporta i risultati ottenuti al termine del lungo e serrato confronto avuto quest’oggi nella sede della Prefettura di Taranto, con il direttore generale Asl, presente a nome del governatore Michele Emiliano, sulla chiusura temporanea ed emergenziale del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale San Marco, e quello del pronto soccorso, trasformato, secondo il piano e la volontà dell’Asl, fino alla fine di settembre, in punto di primo intervento.
Alla riunione, oltre al prefetto, hanno partecipato alcuni consiglieri regionali tarantini, la dirigente Asl, Leone, il capo del dipartimento ginecologia e ostetricia di Taranto, dottor Emilio Stola, il responsabile del 118 dottor Mario Balzanelli, e l’onorevole Ludovico Vico. Tutti d’accordo contro il provvedimento emergenziale, salvo il dottor Rossi, che ha ribadito un secco No alla richiesta di revoca del provvedimento emergenziale, sottolineando come abbia destinato già 66 mila euro per il servizio 118 del primo intervento. La posizione dell’Asl è quella secondo cui chiudendo e centralizzando i servizi a Taranto migliorerebbe l’offerta. Impostazione criticata dai rappresentanti istituzionali presenti al tavolo.
“Ho chiesto e ottenuto garanzie sulla riapertura del reparto e del pronto soccorso – spiega il sindaco di Grottaglie –. Entro settembre il reparto di ginecologia e ostetricia riavrà il suo ecografo, assicurano i dirigenti Asl. Possibilmente anche prima della fine di settembre. Il verbale redatto oggi sarà il punto di partenza per tornare in Regione e ribadire a tutti quelli che pensano che non si stia lavorando secondo le norme, che questo documento sottoscritto da Rossi innanzi al prefetto di Taranto, non fa altro che avallare la realtà dei fatti: i reparti di Grottaglie possono funzionare e rappresentano un’eccellenza per il territorio. Andremo a Bari – aggiunge D’Alò – a rimettere in discussione tutte le teorie attorno al piano di riordino e per tenere in vita l’ospedale San Marco, almeno finché non sarà costruito il nuovo ospedale San Cataldo di Taranto che, in teoria, dovrà rispondere alle esigenze della provincia Ionica”.