«Quella che si è consumata pochi giorni fa non è solamente una delle pagine politiche più drammatiche della nostra storia moderna, ma è uno schiaffo a tutti i cittadini di questo paese che siano o meno elettori del MoVimento 5 Stelle». Inizia così il commento sulla crisi istituzionale a firma di Gianpaolo Cassese, parlamentare grottagliese alla Camera dei Deputati per la compagine politica guidata da Luigi Di Maio.
Dopo aver criticato la scelta del Presidente della Repubblica di non firmare il decreto di nomina del Ministro dell’Econopia proposto da Conte, Cassere esamina le conseguenze dello stop al governo gialloverde sul nostro territorio: «Avevamo inserito nero su bianco aIl’interno del contratto di governo la chiusura programmata dell’Ilva e di tutte le altre fonti inquinanti del territorio, attraverso un piano di riconversione economica che non avrebbe sacrificato un solo posto di lavoro. Un progetto che continueremo a perseguire e promuovere in tutte le sedi opportune e da qualsiasi ruolo politico che ricopriremo da oggi fino alle prossime e inevitabili elezioni.
Come non essere amareggiati inoltre – prosegue Cassese – nel non poter assistere alla nascita del “Ministero del Sud”; a ricoprirlo sarebbe stata l’eccellente collega portavoce Barbara Lezzi, fin dalla scorsa legislatura impegnata sul fronte dello squilibrio delle risorse destinate al meridione rispetto al nord Italia. Questo per rispondere a tutti coloro che in maniera preventiva avevano appellato ingiustamente il nostro contratto di governo come disinteressato della questione meridionale.
Il MoVimento 5 Stelle ha indetto per il 2 giugno a Roma – Festa della Repubblica – una mobilitazione nazionale alle ore 19 in piazza Bocca della Verità con l’hashtag #IlMioVotoConta, insieme ad altre manifestazioni nelle principali città italiane, passeggiate, gesti simbolici e tutto ciò che sarà possibile fare pacificamente per affermare, dicono i promotori “il diritto a determinare il nostro futuro”.
Sarò in prima fila a difendere non solo i 66.276 cittadini del collegio che mi hanno eletto il 4 marzo scorso – conclude Cassese, ma tutti gli italiani che hanno a cuore la democrazia di questo Paese, offesi dall’impossibilità di autodeterminarsi. A loro chiediamo di partecipare partendo da un semplice gesto come l’esposizione del tricolore dalle finestre. Nonostante tutto, sono fiducioso: la democrazia ferita oggi, trionferà domani. È solo questione di tempo».