«Il Governo ieri sera ha accolto un mio ordine del giorno in cui chiedo che vengano rimosse le gravi criticità normative che riguardano la tassazione sui terreni agricoli dichiarati edificabili dai Comuni ma su cui non sono mai stati adottati piani attuativi e che quindi non sono mai stati edificati. È un primo importantissimo passo che apre la strada alla soluzione della grave problematica che vivono a Grottaglie e in moltissimi altri territori centinaia di cittadini costretti a pagare ingiustamente tributi esorbitanti.» Queste le parole di soddisfazione del deputato Gianpaolo Cassese (M5S) dopo la votazione in Aula della Legge di Bilancio.
Cassese: “Le storture della normativa esistente producono effetti dolorosi”
Il parlamentare grottagliese torna così su una delle vicende che hanno acceso le discussioni della vita politica ed economica di Grottaglie. Dopo un suo primo intervento sulla questione, in cui esprimeva forti critiche alla legislazione vigente ed un incontro con il Prefetto di Taranto per chiedere un intervento diretto, oggi un atto che in qualche modo vuole riportare ordine e logica in una questione che – aldilà del rispetto formale delle norme – non può non portare tutte le parti in causa a cercare una soluzione basata sul buon senso e sulla situazione attuale.
Grottaglie, Questione IMU Comparto C. Il punto di vista e le richieste del COMITATO CRITIC
Le parti al momento sembrano distanti tanto nelle premesse quanto nelle misure da adottare, e se nella intervista rilasciata qualche giorno fa il Sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, riassumeva i termini di una questione vecchia di quasi vent’anni e chiamava al confronti chi contestava l’operato della amministrazione comunale, Cassese rimarca come la questione non sia solo Grottagliese ma riguardi molte altre realtà cittadine afflitte dalla stessa problematica.
“Come sappiamo negli anni passati, in previsione di una crescita demografica elevata, sono stati redatti Piani Regolatori con comparti di espansione urbana molto estesi, tali da rendere di fatto assai difficoltosa, se non addirittura impraticabile, l’adozione di piani attuativi per consentire la possibilità concreta di edificazione. Oggi – prosegue Cassese – ci troviamo di fronte a vaste aree in cui non è stato mai edificato e probabilmente non lo sarà mai. Non è accettabile che il cittadino proprietario di un terreno di tale fattispecie sia costretto a versare all’erario somme spropositate stabilite dal Comune, che non tengono conto dell’effettiva capacità contributiva manifestata.
Le storture della normativa esistente producono effetti dolorosi. In questi mesi di mio approfondimento in materia, ho ricevuto moltissime segnalazioni da tutto il territorio nazionale di contribuenti che hanno subìto il pignoramento della propria abitazione o della propria pensione, che lasceranno in eredità ai propri figli solo debiti elevati” aggiunge il deputato grottagliese.
“Bisogna incoraggiare il contenimento del consumo di suolo e invertire il processo di urbanizzazione e cementificazione del territorio”
“La norma quindi va assolutamente rivista – conclude Cassese, anche perché quella attuale, piuttosto che incoraggiare il contenimento del consumo di suolo e invertire quindi il processo di urbanizzazione e cementificazione del territorio, paradossalmente produce l’effetto opposto, estendendo ulteriormente l’attribuzione della qualifica di terreno edificabile. Da oggi la soluzione di questa problematica è nell’agenda del Governo. Intraprenderò ogni iniziativa utile, anche presentando una Proposta di Legge, affinché l’impegno assunto in sede di Bilancio si traduca in realtà”