«Ennesimo nulla di fatto sulla questione Marò. La Corte suprema indiana ha respinto le istanze per l’attenuazione delle proprie condizioni di libertà provvisoria di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marò pugliesi trattenuti in India da ormai tre anni.» Il MoVimento 5 Stelle commenta così l’ennesimo “schiaffo” indiano alla richiesta italiana di concedere ai due militari del “San Marco” di trascorrere in patria le festività natalizie.
«Ciononostante – prosegue la nota del M5S – , continua l’immobilismo del Governo Renzi che continua a mostrarsi inerme dinanzi all’atteggiamento dello stato indiano e le prese di posizione perennemente annunciate ma mai rispettate.»
Dura la replica dei 5 Stelle che, con il deputato pugliese Emanuele Scagliusi e gli altri colleghi M5S in Commissione Affari esteri stamane ha ribadito la propria posizione sull’intricata vicenda.
«L’articolo 3 comma 4 del Decreto Missioni che questo Parlamento ha convertito in legge lo scorso ottobre, parla chiaramente; – dichiara Scagliusi – c’è scritto che, se non si fosse risolta la questione relativa ai due marò, l’Italia non avrebbe partecipato alle missioni antipirateria. Invece, il Governo Renzi continua a far finta di niente. L’Esecutivo di Matteo Renzi continua ad ingannare i cittadini italiani ed i nostri due marò pugliesi.
Come se non bastasse – prosegue il deputato pugliese 5 Stelle – l’arbitrato internazionale non esiste. Infatti, nonostante le rassicurazioni arrivate il 14 aprile scorso dall’allora Ministro degli Esteri Federica Mogherini, la procedura non è mai stata attivata. Lo ha candidamente ammesso oggi il suo successore Gentiloni, parlando genericamente di opzione sul tavolo.
Una decisione che costituisce un’autentica vessazione nei confronti dei nostri due marò e che palesa il fallimento del semestre europeo a guida Renzi.
Il castello di bugie è crollato – conclude Emanuele Scagliusi – Oggi, per l’Italia, è un giorno triste e buio».