Raccoglie l’approvazione della Commissione Agricoltura il Decreto Fiscale che reca un complesso di disposizioni che riguardano la materia fiscale e finanziaria, la pacificazione e la semplificazione fiscale nonché l’innovazione del processo tributario.
Tra le misure contenute all’interno del provvedimento spicca, per il comparto agricolo, l’istituzione di un Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura. Il Tavolo istituito presso il Ministero del Lavoro e dal ministro dello stesso dicastero presieduto sarà formato da un numero di componenti non superiore a 15. La definizione della sua organizzazione e del suo funzionamento nonché di eventuali forme di collaborazione con le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità è demandata ad uno specifico decreto interministeriale, da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Fiscale. Il Tavolo opererà per tre anni dalla sua costituzione e potrà essere prorogato per un ulteriore triennio mentre le risorse per il suo funzionamento saranno prelevate dal Fondo nazionale per le politiche migratorie e dal Fondo nazionale per le politiche sociali.
“Negli ultimi due anni abbiamo raccolto tra le imprese agricole numerose richieste di modifica della attuale normativa che non fa altro che rendere maggiormente complicata e difficoltosa la quotidianità a chi intende lavorare onestamente, senza però riuscire al contempo a contrastare concretamente il fenomeno del caporalato – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, componente M5S della Commissione Agricoltura della Camera – La legge n. 199 del 29 ottobre 2016, infatti, ha introdotto una serie di significative modifiche al quadro normativo penale, prevedendo specifiche misure di supporto dei lavoratori stagionali in agricoltura, ma non ha raggiunto gli obiettivi prefissatisi e, ad ogni modo, necessita di cambiamenti per renderla più pregnante.
L’obiettivo del Tavolo che andremo ad istituire – conclude L’Abbate – sarà proprio quello di rendere più agevole e concreto il contrasto al caporalato senza, per questo, gravare sulle imprese agricole oneste. Servirà un confronto attivo e propositivo tra i diversi stakeholder per migliorare l’efficacia dell’azione normativa. Seguirò i lavori affinché si giunga ad un effettivo contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura”.